Premio Combat Prize

Descrizione opera: questa scultura è composta da materiali diversi, non modellata: è la testa di un manichino tagliata, dipinta poi ad acrilico con incollati sopra vari oggetti. La testa rappresenta un momento di profondo dolore dove il cervello è sostituito da tubetti di medicinali e da parti meccaniche rotte. In mezzo a questo caos emergono uno scimpanzé e un’icona religiosa poiché il dolore iperbolizza la nostra parte animale e la nostra parte spirituale. Di fronte alla testa si trova un cubo blu con una piccola chiave sopra, la chiave della coscienza che servirà a uscire da quella dimensione profonda. Il titolo allude a una vicenda legata alla storia di questa scultura che avevo donato allo psichiatra Valdo Ricca.
Biografia: Ha iniziato a dipingere a 13 anni presso il pittore Alessio Sozzi, amico di famiglia ora scomparso. Successivamente ha frequentato la scuola di pittura di Andrea Sole Costa a Firenze per 5 anni. Dopo il liceo ha frequentato l’Accademia di Belle Arti e il DAMS alla facoltà di Lettere e Filosofia di Bologna. Durante l’università ha lavorato nel laboratorio di restauro di Elena Almici e ha partecipato a varie mostre personali e collettive nel territorio bolognese e fiorentino. Tre anni fa ha cominciato a dedicarsi anche all’artigianato: restaura e dipinge mobili usati dandogli nuova vita e con questi ha partecipato a mercati e fiere dell’artigianato. Nello stesso periodo ha cominciato a insegnare pittura ad adulti e bambini, prima presso circoli Arci, adesso nel suo laboratorio a Sesto Fiorentino.