Descrizione: Tutte le opere hanno come unico comune denominatore l’impiego di un UNICO SEGNO, il V MODULUS (1968), che, variamente composto in modo matematico, dà luogo ad immagini e concetti
sempre diversi con connotazioni ”trasversali” rispetto alle consolidate classificazioni dell’arte.
Il principio che in modo funzionale regola e determina l’ordine costruttivo con cui vengono ad identificarsi le opere è quello che si potrebbe definire, in generale, di espansione di un unico “segno” in uno spazio inglobante situazioni ed ipotesi diverse e fortemente ispirato e caratterizzato dalla continua ripetitività.
Sinteticamente le opere sono suddivise per tipologie d’intervento (linguaggi), individuando sostanzialmente 7 tipi di motivazioni compositive, così riassunte: 1: Ripetitività semplice. / 2: Ridimensionamento e progressione. / 3: Tridimensionalità. / 4: Deformazione. / 5: Intrusioni. / 6: Fotografico. / 7: Parole.
Si evidenzia il rapporto tra la lettura delle singole parti ed il suo insieme: la spazializzazione costante unita alla variazione dei punti di articolazione diventano occasioni di dialettiche molto diverse tra loro; ma anche portatrici di riferimenti a soggetti comuni, insolitamente isolati e usati con astrazione.
Biografia: Mario Vièzzoli nasce a Trieste il 12 dicembre 1948 dove studia presso l’Istituto Statale d’Arte E. e U. Nordio. Nel 1970 si trasferisce a Padova e inizia la sua attività come industrial designer con
particolare interesse rivolto al settore della casa e dell’ufficio. La passione e l’esperienza per l’immagine fotografica e per le comunicazioni visive lo porta ad interessarsi anche di fotografia industriale ed immagine coordinata, fondando nel 1981 la Vision s.r.l., Studio dell’Immagine, di cui ne costituisce
l’ispiratore e l’art director. Dal 1970 al 1981 ha fatto parte dell’Ufficio Studi e Progetti della Longato Arredamenti di Padova, diventandone il coordinatore responsabile dal 1977.
Dal 1981, con lo Studio Mario Viezzoli è consulente di numerose aziende, curandone sia il design del singolo prodotto e sia l’immagine coordinata in qualità di art director. Ideatore del marchio, ha progettato l’immagine e i punti vendita per la società in franchising Sweet Sweet Way. Da sempre coltiva l’interesse per l’arte visiva, frutto delle esperienze della fine anni ’60, che lo porta ad approfondire i temi dell’arte programmata, dell’optical art e della poesia visiva, attraverso una costante attività di ricerca, raggiungendo importanti ed originali risultati realizzativi.
Selezionato per il “Compasso d’Oro ADI” nel 1979 (poltroncina “Dimensiona”).
Ha partecipato a numerose mostre e manifestazioni.
Vive e lavora a Selvazzano Dentro (Padova).