Descrizione Opera / Biografia
L’Ombra di Jung 2 rappresenta, attraverso contrasti, pieni, vuoti, visibile, nascosto, bianco, nero, reti, leggerezze e profondità scavate nella lastra, un percorso personale e psicologico in atto, uno sguardo che si fa più nitido e consapevole su ciò che è in divenire e prende forma.
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Sono nata a Legnano il 6 agosto 1963 e vivo a Castellanza.
Lavoro in una banca milanese per la quale ora mi occupo di internal audit, la mia formazione scolastica è di tipo economico.
Sin da piccola amo il disegno e l’arte e da autodidatta sperimento pastelli artistici, gouache, acquarello e colori acrilici. In tempi più recenti è l’incisione ad affascinarmi.
Dal 2007 frequento i corsi di ”disegno dal vero” presso la “Naba-Nuova Accademia di Belle Arti” di Milano, i miei insegnanti sono Emanuele Mocarelli e Marco Buongiorni.
Dal 2011 sperimento le tecniche incisorie presso gli ateliers della “Bottega del Tintoretto” di Venezia, della “Fondazione Federica Galli” di Milano – con Bruno Bffi - e dello stampatore artistico varesino Roberto Giudici.
Dal 2014 frequento i corsi della “Fondazione Il Bisonte – Centro Internazionale per lo Studio dell’Arte Grafica” a Firenze. Il mio maestro è Manuel Ortega.
Frequento l’Associazione milanese “Circoloquadro” dove ho partecipato ai Workshop tenuti da Ivan Quaroni “Manuale per Artista” n.1 e n. 2.
Ho partecipato ad uno stage di Ruben Belloso Adorna sull’uso del pastello artistico.
Il tema figurativo ha sempre caratterizzato le mie scelte artistiche: discende dal valore che attribuisco alla persona, interessante più di ogni altro soggetto, un ricco universo in continuo mutamento, che ha sempre esercitato in me una profonda attrattiva.
Trovo interessante disegnare un corpo o un viso, rendere l’espressione o l’essenza di uno sguardo, la bellezza esteriore nei suoi significati, cogliere un gesto o una postura esaltando ombre e luci.
Mi esprimo con il disegno ma anche con l’incisione: tecniche che riportano alle origini, passaggi fondamentali, che offrono mille declinazioni possibili.
Del disegno mi piace la gestualità della matita così come la sensazione del carboncino o dei gessetti sotto le dita, una sorta di compenetrazione con l’opera. Uso colori pieni e intensi, spesso a cominciare dalla carta, nette campiture, segni quasi grafici.
Cerco forti contrasti, nel colore come in luci e ombre, a richiamare sensazioni altrettanto forti.
L’incisione mi affascina sempre più, è una tecnica alchemica che richiede dedizione e sapere artigianali per rendere in bianco e nero luci, ombre e forme che la stampa rovescia.
Scelgo talvolta come soggetti sculture che esprimono plasticismo sensuale e sottendono, come altre figure che rappresento, vitalità e movimento dietro l’apparente staticità.
Da tempo fotografo statue di leoni sparse per le città che visito. Stanno diventando una serie di incisioni che esaltano il significato simbolico di questo emblema: forza, fierezza, regalità, giustizia. E riemerge il contrasto tra l’immobilità statuaria e la tensione vitale.
La mia ricerca tende a rendere caratteristica e personale l’espressione contemporanea di simboli e tecniche classiche.
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MOSTRE
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2009
L’uomo di segno, Castellanza, Villa Pomini, mostra personale, catalogo curato in proprio.
Testi in catalogo del curatore Matteo Tosi e di Elena Casero.
2016
Impression-arte, Rho, Galleria Il Quadrifoglio, mostra collettiva di incisioni.
Incisioni, Milano, Fondazione Federica Galli, mostra collettiva di incisioni.
2014
Incisioni, Milano, Fondazione Federica Galli, mostra collettiva di incisioni.
Statement 2014, Milano, Circoloquadro, mostra collettiva. Curatore Ivan Quaroni.
2013
Di segno in segno, Castellanza, Villa Pomini, mostra collettiva di incisioni.
2012
Artexpo Venezia 2012, Venezia, Sala San Leonardo, mostra collettiva. Curatore Paolo Dogà.
Libere visioni, Roma, Complesso dei Dioscuri a S. Andrea al Quirinale, mostra collettiva.
Curatore Alessandra Tontini.
2011
Dualismo in opera, Roma, Complesso dei Dioscuri a S. Andrea al Quirinale, mostra collettiva.
Curatore Alessandra Tontini