Premio Combat Prize

Marco Pariani - Premio Combat Prize

OPERA IN CONCORSO | Sezione Pittura

 | Prolapse

Prolapse
mista, tela
140x165 cm.

Marco Pariani

nato/a a Busto Arsizio
residenza di lavoro/studio: Ferno, ITALIA


iscritto/a dal 09 apr 2016


Under 35

http://www.marcopariani.it


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mista, stoffa
141x141 cm.

Descrizione Opera / Biografia


Sono Marco Pariani, nato nel 1986, vivo e lavoro a Busto Arsizio (VA), il mio percorso di studi mi vede impegnato al Liceo Artistico Paolo Candiani di Busto Arsizio, prima, e successivamente all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano.
Tra le attività espositive recenti la collettiva ”shapes” a circoloquadro (MI) curata da Arianna Beretta, vincitore del XVII° premio Vittorio Viviani 2015 curato da Alessandra Galbusera a Nova Milanese, la collettiva ”we Love sleep” curata da Simona Bartolena e Cesare Casiraghi presso la galleria Santa Redegonda (MI) e nel 2014 le finali del premio GAT a Firenze, curato da Francesca Bonan, e il premio Mantegna Cercasi, a Mantova, curato da Francesca Baboni.
L’opera “Prolapse”, con cui intendo partecipare al Premio Combat 2016, fa parte di un ciclo di opere intitolato “circus” di cui mi sto occupando negli ultimi anni, nelle quali rappresento la società contemporanea alla prese con i propri vizi, difetti, finte convinzioni e tradizioni rapportati al quotidiano.
Osservo e vivo ogni giorno situazioni e realtà che mi fanno scuotere la testa e mi fanno a volte vergognare di far parte di una società spesso spietata, egoista e pretenziosa, ma che, davanti ai soliti dilemmi e tradizioni ritorna ad essere la stessa società di generazioni passate.
L’arte contemporanea si rivolge quindi a me come pittore, è il mezzo con cui posso permettermi di “denunciare” ciò che mi sconvolge come cittadino, e di conseguenza da artista rappresentare con la pittura e i colori, un contrasto quindi tra soggetti scomodi e quello che più amo fare.
“Prolapse”, ad esempio, rappresenta una donna che nonostante tutto ciò che accade al suo corpo e intorno a lei, è intenta a mettersi lo smalto alle unghie, come niente fosse, convinta che il domani cambierà le cose e che lei starà meglio.