Premio Combat Prize

Nicca Iovinella - Premio Combat Prize

OPERA IN CONCORSO | Sezione Video

Nicca Iovinella

nato/a a Frattamaggiore (NA)
residenza di lavoro/studio: Napoli, ITALIA


iscritto/a dal 14 apr 2016

http://www.niccaiovinella.net


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Descrizione Opera / Biografia


L’ex canapificio di Frattamaggiore, dove per secoli si è intrecciata la canapa utilizzata per i cordami delle navi del Regno di Napoli; una ex cittadella industriale ora denominata la “Città dei bambini”: questo il luogo che accoglie l’installazione-performance dal titolo Play, progetto con cui l’artista napoletana Nicca Iovinella affronta a suo modo il tema del gioco, mezzo attraverso il quale le già ben note avanguardie contemporanee hanno sovvertito tutte le regole stabilite dalla storia dell’arte, opponendone inaspettatamente delle altre.
Indossata la sua riconoscibile tuta bianca, Iovinella percorre un lungo corridoio, illuminato dalla sola luce naturale che filtra dalle ampie finestre. L’artista si appresta dunque a fare un gioco, di cui si ritrova ad essere unica partecipante, seppur sdoppiata dalla presenza di uno specchio. L’immagine riflessa è sempre la stessa, ma mutevole. Il tempo dell’azione scorre, lento ed incessante. Il mezzo ludico scelto è quello della Campana, gioco semplice ma dalle antiche origini che, privato del suo tradizionale percorso numerico, si presenta ora alla stregua di un bivio, con all’interno delle caselle solo parole, le più semplici da pronunciare, ma che comportano talvolta l’estrema difficoltà di dover fare una scelta: il Sì ed il No. Iovinella racchiude nella sua mano lo strumento che le consentirà di iniziare il gioco, il sasso che dovrà essere lanciato e che decreterà l’agognata risposta, in questo modo, affidata al fato.
Lo spettatore si sente rassicurato: seppur ancora ignaro dell’imminente responso, si affida infatti alla consapevolezza di potersene impossessare di lì a poco, non appena il sasso avrà trovato dimora su una delle sopracitate caselle. Ma è nell’istante stesso in cui la pietra è lanciata che avviene l’inaspettato: nel suo lento fluttuare, lo strumento inanimato prende vita. Il peso del sasso, diviene il peso di un corpo, quello dell’artista. È la stessa Iovinella ad essere sospesa per aria e a dover prendere una decisione, indirizzando la sua lenta traiettoria sul Sì o sul No. O addirittura scegliendo di posizionarsi su una delle tracciate linee che li separano, linee nemiche che porrebbero l’artista in quel limbo decisionale, del tutto umano e comprensibile, in cui ci si rifugia ben volentieri, spesso per la paura di dover dare un taglio netto, eliminando le sfumature.
Il tempo pare dunque fermarsi, sospeso, come noi spettatori, nell’attesa di una conclusione.
Una bambina appare sulla scena, distogliendo la nostra attenzione. Iovinella ha adesso una compagna di giochi, un’anima pura, la cui ingenuità ed innocenza potranno forse essere la migliore arma con cui porre fine alla partita. Ecco presentarsi, ancora una volta, una duplice chiave di lettura, tanto cara all’artista: la complessità di un mondo adulto che s’incontra, e scontra, con la facilità infantile di affrontare la vita.
Un video documenta, fissandola nel tempo, l’intera performance. Per conoscere il finale, c’è un solo tasto da azionare: il Play.
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Artista italiana, nata a Napoli il 7 giugno del 1972. La sua formazione inizia nel 1993 presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli con il corso di pittura, conclusosi poi con una tesi in Storia dell’Arte sull’artista Angelica Kauffmann e avente come relatrice la professoressa Maria Teresa Penta. Durante gli studi all’Accademia l’artista incomincia a esprimere la sua creatività e a muovere i primi passi nel mondo dell’arte: nel 1993 viene selezionata dall’istituto stesso per realizzare la cover di un cd del cantautore Enzo Gragnaniello. Accanto alle prime collaborazioni degne di nota, l’artista inizia un percorso che la porta a partecipare a diversi concorsi nazionali. Nel 1994 vince il Premio di segnalazione all’interno della III° Competizione Nazionale d’incisione a Gorlago (Bg). Allo stesso anno risale la partecipazione al premio “Per i giovani incisori italiani”, al museo d’arte contemporanea di Villacroce (Ge). Seguono poi le prime mostre, come quella del 1995 all’Accademia di Belle Arti e delle Nuove Tecnologie MUSIS MUSEO MULTIPOLARE della SCIENZA e dell’INFORMAZIONE SCIENTIFICA di Roma, sul progetto “Nell’infinito di Giordano Bruno”, che sarà poi esposto anche presso il Ministero della Pubblica Istruzione a Roma e nel 1997, nell’ambito delle manifestazioni dedicate proprio a Giordano Bruno, all’Amministrazione Municipale di Nola in provincia di Napoli. A partire dal 1996 si alternano mostre personali e collettive. Nel 1999 l’artista viene coinvolta dall’Associazione Onlus “Artemisia” nella mostra “Labirinto di Labirinti – una pluralità di Voci nel Dedalo delle Arti”, presentata presso l’opificio industriale Sa.Sa. srl. a Frattamaggiore in provincia di Napoli. Nello stesso anno, nell’ambito della campagna a favore di TELETHON, l’artista prende parte ad una mostra di pittura alla Banca Nazionale del Lavoro di Frattamaggiore. Avendo maturato una certa esperienza artistica Nicca Iovinella decide che essere un’artista non le basta e procede nella sua formazione. Prosegue dunque a Roma il suo iter accademico, conseguendo il Diploma di perfezionamento in Didattica delle discipline pittoriche prima e quello in Storia dell’Arte poi. Negli anni seguenti ottiene ancora la Specializzazione biennale in Storia dell’Arte e Fotografia e quella in Tecnologia applicata alla rappresentazione grafica e fotografica, sempre nella capitale. Il percorso formativo non esclude però quello artistico che, difatti, non viene sospeso. È del 2000 la partecipazione alla mostra collettiva dal titolo “Le Ombre delle Idee” promossa dall’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia e dal Comitato umbro per le celebrazioni di Giordano Bruno a Rocca Paolina, nella Sala Cannoniera a Perugia. Alla presentazione dell’evento interviene il Professore Aldo Masullo. L’anno successivo la storica dell’arte Fatima Giordano presenta la mostra collettiva “ArteMusica”, nel chiostro di San Francesco a Sorrento, alla quale l’artista dà il suo contributo. Continuano, nel 2005 e nel 2006, le mostre collettive. Proprio al 2006 risale la prima significativa mostra personale dell’artista dal titolo “Abitarsi”: un’installazione di arte contemporanea collocata nella chiesa di San Severo al Pendino a Napoli. Segue la presentazione alla stampa del catalogo di “Abitarsi - installazione d’Arte contemporanea”, alla libreria La Feltrinelli di Napoli, con gli interventi dei critici Dario Giugliano, Mimmo Grasso e la partecipazione del Sen. Raffaele Tecce e dell’editore Vittorio Avella. Nicca Iovinella farà di “Abitarsi” il primo capitolo di una lunga riflessione sul concetto di installazione come camera emotiva, nella quale spazializzare le proprie emozioni. Dal 2007 è responsabile del Corso di restauro cartaceo e tecnologia dei materiali presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli. Nel 2009 vi è una nuova presentazione alla stampa del libro d’artista “Abitarsi” – interni incisi al PAN Palazzo delle Arti Napoli, con interventi di Dario Giugliano, prof. all’Accademia di Belle Arti Napoli, del poeta Mimmo Grasso, della giornalista de IL MATTINO Daniela Ricci, dello psicoanalista Antonio Vitolo e di Antonio Sgambati, editore de IL LABORATORIO Edizioni. Nello stesso anno l’artista partecipa alla collettiva “Le meraviglie nascoste”, presso Palazzo Venezia a Napoli. Nel 2010 si dedica alla promozione del suo libro d’artista partecipando alla Terza Manifestazione Internazionale del libro d’artista e delle piccole edizioni “HUMAN BOOK” - Il libro come necessità dell’uomo di esprimersi e di raccontare a Barcellona, Piazza Sant Just (Barrio Gotico). Il 2012 è segnato dal secondo capitolo della mostra “Abitarsi” con il nuovo titolo “Abitarsi di nuovo”, esposta al PAN Palazzo delle Arti Napoli. Il 2013 è un anno molto produttivo e ricco di scambi con altre realtà, sia italiane che internazionali. In particolare, la produzione artistica si orienta verso la performance e la registrazione della stessa dando vita ad un prodotto video di alta qualità. Il video “The white lady and the garden’s spirit” viene selezionato per il concorso internazionale “In viaggio con Calvino”, esposto presso la Casa dell’Architettura nell’Acquario Romano. Sempre del 2013 è la partecipazione al progetto LandArt Campi Flegrei - Napoli, dal titolo “Natura naturans. L’arte come processo creativo” con l’installazione dal titolo “Ferite”. Nello stesso anno l’artista partecipa anche al progetto “Incendium”, ad opera dell’ associazione Tempo Libero per Città della Scienza a Napoli. Ancora, nello stesso anno, il libro d’artista prende parte alla ventiseiesima edizione di International Book Fair di Gerusalemme, Centro Internazionale dei Congressi, Binyanei Haumà, a Gerusalemme. Il 2014 vede lo sviluppo dell’installazione “Ferite” che diventa performance e poi video. Dalla prima scaturiranno diverse versioni video che avranno, alternatamente, una doppia o unica lettura. La performance video dalla duplice lettura intitolata “Injures_double lecture” sarà selezionata dalla galleria londinese Espacio gallery per partecipare alla mostra “Hell and Heaven” a Londra. L’anno prosegue con un’altra mostra nella capitale britannica, questa volta presso la galleria W3 ad opera di un collettivo londinese. L’opera in mostra è ancora una volta la video installazione “Injures_double lecture”, che sarà poi esposta per la prima volta in Italia in occasione della mostra collettiva “Cos’hai al posto del cuore?” presso l’Opificio Arti Performative di Frattamaggiore. Nell’ottobre 2014 l’artista prende nuovamente parte alla rassegna Land Art Campi Flegrei con l’installazione I am/Io sono, percorrendo questa volta i tortuosi sentieri del Parco dei Camaldoli. Nel marzo 2015 Iovinella è protagonista al PAN Palazzo delle Arti di Napoli, insieme con Federica Rispoli e Daniela Pergreffi, della collettiva dal titolo “I miserabili”, mostra evento ideata da Désirée Klain e prodotta dal Museo Madre e dall’Associazione Culturale “Periferie del Mondo – Periferia Immaginaria” sul tema del femminicidio, con la già citata opera “Injures_double lecture”. Con quest’ultima l’artista prenderà poi parte, nel mese di maggio, alla prima edizione di NAF Napoli Arte Fiera, mostra mercato di arte moderna e contemporanea della città, rappresentata dal suddetto Opificio. Nicca Iovinella procede nella sua ricerca artistica a cavallo tra performance e installazione, sempre attenta ai materiali e alle tecniche che di volta in volta sceglie, consigliata e supportata da un qualificato team di professionisti. Sono del 2016 le performance-video “Play” e Nicca in Felice’s Land”. L’artista al momento sta lavorando a diversi progetti dallo spirito innovativo ma con un’attenzione all’artigianalità di qualità.
Attualmente vive e lavora a Napoli.