Premio Combat Prize

Pamela Diamante - Premio Combat Prize

OPERA IN CONCORSO | Sezione Video

 | Agatha e il Sinkhole

Agatha e il Sinkhole

06:02

Pamela Diamante

nato/a a Bari
residenza di lavoro/studio: Molfetta, ITALIA


iscritto/a dal 16 apr 2016


Under 35

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Descrizione Opera / Biografia


Nel 2010 nel centro urbano di Guatemala City si aprì
una suggestiva voragine profonda 100 metri e larga
30 che “risucchio” 3 edifici e 10 persone, un Sinkhole
(dolina), detto anche buco di lavandino poiché porta
con sé tutto ciò che trova in superfice .
Le cause di tale fenomeno geologico, sono state
attribuite alla tempesta tropicale Agatha ma soprattutto
al processo di erosione del terreno di natura carsica,
composto per lo più da roccia magmatica, ossia, pietra
pomice.
Agatha e il Sinkhole è un found footage il quale segue
una narrativa dal carattere apparentemente illogico, ad
esempio, un Tg Guatemalteca mostra i danni provocati
dalla tempesta Agatha ma viene bruscamente
interrotto da interferenze alle quali segue un tutorial
che mostra come effettuare un efficace pedicure.
In realtà l’architettura strutturale del video descrive
l’evento servendosi di visioni mnemoniche.
La colonna sonora che accompagna il video “Agatha”
di Francis Bebey, si pone in totale contrasto con le
immagini drammatiche, simboleggiando la capacità di
assuefazione dei media.
STATEMENT
La mia ricerca mira a manipolare le nozioni esperienziali,
focalizzando e alterando i limiti della percezione visiva
e sonora in connessione tra fisica, scienza e nuove
tecnologie, servendomi di ogni linguaggio possibile.
Punto cardine nel mio lavoro è l’ossessiva applicazione
dell’Hertz come sistema di misura temporale e
spaziale, nonché come rappresentazione della forma,
verificabile nei dispositivi grafici come i sismografi,
elettroencefalogrammi, spettrografi ecc. Dettagli di
esperienze quotidiane conducono all’interesse per la
fisica e le leggi che la governano.
Altro tema ricorrente è il “rapporto di forza” tra ordine
e disordine, aspetti apparentemente contrapposti ma
in continua coesione, elementi chiave per de-codificare
un linguaggio in connessione tra diversi mondi,
illusoriamente incompatibili, che si trasformano in un
nuovo universo semantico.
“È l’organizzazione che dà forma, nello spazio e nel
tempo, ad una realtà nuova: il sistema. L’organizzazione
produce ordine che conserva l’organizzazione che l’ha
prodotta. In pratica la relazione ordine/organizzazione
è di tipo circolare […] Il disordine, tuttavia, non è
eliminato, permane nel sistema e, quindi, accanto ad
un “principio d’organizzazione”, esiste un “principio
di disorganizzazione” che ci ricorda che nessuna
cosa organizzata, nessun essere organizzato può
sfuggire alla degradazione, alla disorganizzazione, alla
dispersione, nessun vivente può sfuggire alla morte o
rigenerarsi spontaneamente, che ogni creazione, ogni
generazione, ogni sviluppo e ogni informazione devono
essere pagati in entropia”