Descrizione Opera / Biografia
Nelle mie opere gli elementi della natura sono evocati. Rami come solchi e giri cerebellari che tentano di interagire tra loro accampando porzioni di spazio. Emersioni di elementi da contorni nitidi e minimali che si stagliano sulle superfici monocrome, intatte, volutamente essenziali e perfettamente integre, stabili. Una superficie totalmente blu, un richiamo insulare per via del mare ma anche alla potenza dell’inconscio, del non noto che affiora sorprendendoci o dominandoci.
Da qui la scelta del blu, colore dell’introspezione e al medesimo tempo germe attivo della rinascita probabile. Nel mio lavoro creativo, la forza metaforica è subliminale. Ogni elemento franto, disarticolato è segno di un legame che non può mai essere completamente compreso sia che riguardi gli esseri nella loro interazione intima che sociale. La felicità è un’aspirazione che la bellezza promette ma di cui nessuno può farsi garante, attraverso l’arte tento di ricomporre il patto bisogno e desiderio, limite e possibilità.
IL LIMITE E L’ORIZZONTE
L’arte di Pietro Librici
A cura di Mariella De Santis
Pietro Librici appare a Legnano (Milano) in un giorno del 1985. Nordico per caso, siciliano per appartenenza, porta della luce l’impronta in ogni tratto della propria vita. Risiede tra la Lombardia e la Sicilia. Dall’amore per la severa magnificenza dei templi, la ricchezza del barocco, il blu del mare, l’inesplicabile amalgama della pasta di mandorle arriva forse la scelta di fare del proprio corpo un esercizio di armonia attraverso i lunghi anni di studio della danza classica. Un’armonia irraggiungibile senza disciplina e così nell’idea di partecipare ad un percorso di bellezza nella vita, compie studi accademici a Brera laureandosi in restauro e specializzandosi anche in restauro dell’opera d’arte contemporanea. Il richiamo verso la luce fa sì che egli si trovi un giorno in Norvegia dove ha lavorato al restauro delle diapositive della spedizione di Amundsen (ora pubblicate in e-book) e per quella contrapposizione tipica di chi cerca gli elementi alchemici, anche a vivere per qualche tempo nella frenetica Londra. Viaggiatore solo sulla spinta di richiami (amore, lavoro, tracce misteriose), coltiva dentro di sé l’erranza verso fantasie illimitate (la serie dei dipinti fantastici), la fedeltà agli amati (i ritratti), la natura sensuale (i dipinti floreali) e gli abbracci tra mortali non più in lotta con gli dei (le recenti tele bianche da cui emergono lacerti di immagini). Partito da un approccio alla figura colto e classico, man mano che tocca la verità della propria vita, della propria essenza introduce nel proprio lavoro elementi di esplorazione e ricerca che comunque non ne fanno uno sperimentale bensì uno sperimentatore. Qualcuno guardandolo sente un soffio di magia che non gli ha però evitato di rompere menischi, lussare spalle perché Pietro è uno che nella vita ci si butta tanto fedele al movimento che lo ha portato alla pratica di numerose discipline - dal karate alla pallanuoto - quanto all’immobilità in cui si lascia nutrire dalla “malinconia ninfa gentile” e dalla nobile arte della nostalgia sempre pronta però a diventare partenza per nuovi sguardi, nuovi affetti. Ascolta musica da tutti i tempi, i popoli, i mondi e uscito in estasi da una mostra di Rodin, può altrettanto estaticamente impietrarsi davanti alle opere di Bill Viola o Anish Kapoor. Coltiva un’attenzione accorta per l’invisibile ma quella stessa attenzione può allegramente dedicare alla salsa di pomodori che non manca di preparare ogni estate in un rito familiare che è, innanzitutto, un modo di ringraziare la vita. Per lui arte e vita sono l’una posta a disposizione dell’altra, senza limiti di esplorazione. Il suo progetto artistico contempla l’uso di tecniche rigorose, di materiali eccellenti, di lunghe preparazioni che stanno cercando forme di espressione originali, in cui il tentativo, l’errore sono al contempo limite e nuovo orizzonte.
Diplomato in Conservazione e Restauro dell’Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Brera.
Specializzato in Conservazione e Restauro dell’Arte Contemporanea presso l’Accademia di Belle Arti di Brera.
Diplomato al MAS di Milano.
Mostre personali
2014 Dal 16/04 al 29/04 “Ad Imaginem suam”, Galleria d’Arte Contemporanea STATUTO13, Brera, Milano.
Mostre collettive
2016 Dal 18/04 al 07/05 “Contaminazioni Identitarie”, Associazione Circuiti Dinamici, Milano.
2016 Dal 06/03 al 08/04 “Under 35”, Associazione Circuiti Dinamici, Milano.
2016 Dal 12/02 al 11/03 “Lo Spirito dell’Eros”, Mitreo Arte Contemporanea, Roma.
2015 Dal 22/08 al 12/09 Finalista “Premio Marina di Ravenna 2015”, Galleria FaroArte, Marina di Ravenna.
2013 Dal 09/04 al 30/06 Finalista “Barclays Art Prize for Young Talents” 2013, filiale Flagship Barclays, Milano.
2012 Dal 09/10 al 13/10 Finalista “Terre Lontane” 2012, ex chiesa di S. Carpoforo, Brera, Milano.