Temesa è in noi
fotografia digitale esposizioni multiple, carta fineart canon museo su pannello
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Valentino Guido, fotoamatore autodidatta. Nel tempo si avvicina ed allontana costantemente dalla pellicola fino all’avvento del digitale. Durante questi anni, numerosi scatti lo vedono spaziare dalla foto naturalistica, al ritratto come al reportage. Nel 2006 si aggrega all’associazione culturale fotografica ArteaParte di Paola e contemporaneamente alla Fiaf (federazione italiana associazioni fotografiche). Il fermento che gli trasmettono quest’ultimi non può che far aumentare la passione e la volontà di apprendere da chi lo circonda nell’intero panorama fotografico nazionale. Numerose le ammissioni a concorsi fotografici Fiaf. Nel 2009 vince il primo premio del concorso fotografico “capacità visive” organizzato dal foto club “il Grandangolo” di Amantea e una sua foto viene pubblicata sull’annuario Fiaf. A Reggio Calabria nel 2010, alla lettura di portfolio organizzata dal circolo Vanni Andreoni , vince il Primo Premio e anche il premio giovani; a Ravenna riceve il “diplome d’onneur honourable mention” image sans frontiere partecipando al concorso fotografico “il mosaico” e vincendone il premio giovani; a Valverde alla finale del circuito orizzonte portfolio si aggiudica il premio giovani. Una sua foto è nuovamente presente nell’annuario Fiaf. Nel 2011 altri impegni lo tengono lontano dalla macchina fotografica, infatti, Valentino fà casa e si sposa, ma nonostante questo riesce comunque ad entrare in statistica ricevendo 10 ammissioni in soli 4 concorsi. Sarà poi intervistato per il successo d’alcuni suoi portfolio, apparendo su fotoit di novembre. Nel 2012, il fermento di una nuova vita, quella coniugale, lo spinge a ricercare nuove tecniche, questo fa sì che arrivi terzo al Campionato Italiano di Fotografia Naturalistica nella categoria “creatività in natura”. Nello stesso anno sale sul podio sul secondo gradino al concorso giovani fotografi calabresi, indetto dalla FIAF Calabria. Nel 2013, collabora con l’amico cantautore Enzo Ruffolo in un progetto sul concetto di viaggio interiore per mezzo delle musiche, che diventerà poi una mostra itinerante, tra i borghi più belli d’Italia. Contemporaneamente 2 sue fotografie accedono alla selezione finale del concorso “Beyond Calabria” e alla pubblicazione dell’interessante volume Beyond edito da Rubettino Editore. Nel 2014 viene insignito dell’onorificenza nazionale “AFI” (artista fotografo italiano) a Cesenatico durante il congresso nazionale. Contemporaneamente viene nominato dal nuovo consiglio nazionale FIAF, Delegato Regionale per il triennio 2014-17. A maggio è nuovamente su un podio, quello del 19° Città di Morciano di Romagna. Nel Giugno lavora ad un progetto sui paesi in via di spopolamento, diventerà mostra in agosto esposta in Nocera Terinese. Il 6 luglio una sua foto intitolata “magica notte” viene scelta per omaggiare l’astronauta italiano Umberto Guidoni. Nel 2015 lavora, assieme all’amico Attilio Lauria ed ad altri fotografi ad un ambizioso progetto: la realizzazione di un indagine fotografica sulla Statale 18, il lavoro nell’insieme raggiunge una dimensione inaspettata e viene infatti selezionato per essere esposto nel Centro Italiano della Fotografia d’Autore di Bibbiena. A Maggio è uno degli organizzatori del 67° Congresso Nazionale della Fiaf ad Amantea e questo lo tiene lontano dalla macchina fotografica ma lo avvicina a grandi autori e grandi critici incontrati durante la stessa manifestazione. In Agosto 2015 è ospite di una residenza d’artista nei territori di un parco archeologico, Valentino ne coglie l’essenza realizzando un’unica opera concettuale che racconta tremila anni di storia. Il progetto diviene mostra in settembre nel museo di Aiello Calabro, e il catalogo sarà pubblicato nel corso del 2016.
Ad oggi l’autore , tra personali e collettive, ha realizzato 43 mostre.
Il progetto realizzato è un indagine intima di un territorio che nasconde tra le sue mura e le sue genti oltre 4000 anni di storia. Concettualmente parlo di loro scegliendo con dovizia un rappresentante di ognuno dei 5 comuni che comprendo l’area archeologica di Temesa ed esponendolo assieme al più antico reperto rinvenuto nel luogo di nascita del soggetto ritratto.