Premio Combat Prize

Giovanni Sellari - Premio Combat Prize

OPERA IN CONCORSO | Sezione Fotografia

 | Alpha (Post Fata Resurgo)

Alpha (Post Fata Resurgo)
fotografia digitale, stampa inkjet su carta fine art hahnemuhle
70x100 cm

Giovanni Sellari

nato/a a Marsciano (PG)
residenza di lavoro/studio: Milano, ITALIA


iscritto/a dal 14 apr 2017


Under 35

http://www.giovannisellari.com


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Omega (Post Fata Resurgo)
fotografia digitale, stampa inkjet su carta fine art hahnemuhle
70x100 cm

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Alba (Post Fata Resurgo)
fotografia digitale, stampa inkjet su carta fine art hahnemuhle
70x100 cm

 | Tramonto (Post Fata Resurgo)

Tramonto (Post Fata Resurgo)
fotografia digitale, stampa inkjet su carta fine art hahnemuhle
70x100 cm

Descrizione Opera / Biografia


OPERA
“Post fata Resurgo” è una locuzione latina che significa “dopo la morte mi rialzo”: è il motto dell’araba Fenice che risorge dalle proprie ceneri.
La leggenda della Fenice è culturalmente trasversale: trova i suoi natali nella mitologia egizia dove assumeva la forma di un Airone Cenerino dalle piume argentate, e si consolida nella mitologia greca dove assume la forma definitiva di Fenice dalle piume d’orate.
La Fenice è metafora della morte che coincide con la nascita, dell’inizio che corrisponde alla fine, come se fossero plasmati dalla stessa impalpabile sostanza.
La serie fotografica si sviluppa per questo in maniera simmetrica e circolare: il dittico in bianco e nero è l’archetipo, il modello originale e totalizzante dell’idea stessa di inizio e fine.
BIO
Nato a Papiano (PG) l’8 settembre 1986 ho intrapreso un percorso teorico-artistico che si è sviluppato con tendenze filosofeggianti durante la laurea triennale (110 e lode con tesi in Estetica dal titolo “Arte e Artista nella dottrina delle Idee di Schopenhauer”), per poi essere arricchito dallo studio e dalla pratica artistica vera e propria durante il Biennio Specialistico di Fotografia presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano (110 e lode con tesi dal titolo “Qui e Altrove: divagazioni sospese sull’immagine contemporanea”). Grazie alla mia formazione ho iniziato a muovermi sia come scrittore in seno a tematiche legate all’arte contemporanea, sia come artista esibendo una produzione che è frutto di spunti teorico-filosofici. La macchina fotografica più che “il prolungamento dell’occhio” è per me il prolungamento del pensiero, non sono un cacciatore di “attimi fuggenti” ma di riflessioni ridondanti. Vivo ed opero tra Milano e Papiano.