Descrizione Opera / Biografia
Con questo lavoro abbiamo voluto omaggiare la figura di Masaru Emoto, ricercatore e saggista giapponese, scopritore della natura ricettiva e magnetica dell’acqua, elemento molto sensibile e impressionabile da ogni cosa e da tutti, ma soprattutto mezzo per trasmettere vibrazioni.
Il suo esperimento più importante è quello dei cristalli. Emoto versò gocce d’acqua in alcuni recipienti etichettati sui quali appose parole come AMORE o ODIO e li sottopose alle all’intenzione delle parole stesse.Successivamente i recipienti vennero posti in un freezer e fatti ghiacciare e grazie all’ausilio di un microscopio notò che l’acqua a cui era stato inviato AMORE aveva formato cristalli definiti e armonici, mentre nell’altro recipiente esposto all’intenzione dell’ODIO i cristalli risultarono amorfi e caotici.
Ispirate da questo epserimento abbiamo voluto porre le foto dei partecipanti all’evento “SCATTI IN CORSO” all’interno di barattoli di vetro riempiti d’acqua e chiusi con tappi a cui abbiamo applicato un adesivo raffigurante il FIORE DELLA VITA.
Tale simbolo, presso gli antichi Celti, rappresentava la potenza vivificatrice e generatrice del Sole che trasmetterebbe al segno il suo potere guaritore e protettivo.
La.bassarisoluzione è un progetto ideato da Cristiana Califano ed Elena Tavaglini nell’estate del 2016 a Reggio Emilia.
Nei propositi delle artiste c’è l’idea di effettuare una presa diretta della realtà utilizzando una strumentazione povera, a bassa risoluzione, per cogliere la flagranza di momenti vissuti privandoli, però, di qualsiasi sovrastruttura che rinvii al senso estetico corrente.
Il materiale documentario viene raccolto in maniera estemporanea e post-prodotto per veicolare riflessioni sull’essere e sulle conseguenze delle azioni nella vita spirituale. Nelle opere, l’indagine pura sulla realtà si sporca di segni/significati equivoci, ironici, dal sapore situazionista, per restituire allo spettatore una visione quanto più autentica del ”qui ed ora”.
Cristiana Califano
(Bojano,1978) vive e lavora tra Guastalla e Reggio Emilia. Co-Founder di La.bassa risoluzione. Diplomata con il massimo dei voti presso l’Accademia di Belle Arti de L’Aquila con una tesi in Anatomia Artistica dal titolo Psicoanalisi e fenomeni d’arte contemporanea. Insegnante, esperta in linguaggi non verbali ed arti performative. Ha preso parte a numerose esposizioni personali e collettive tra le quali “L’Ozio” (L’Aquila, 2006, a cura di Teresa Macri), “Imago imaginis” (Ortona, 2007, a cura di Antonio Zimarino), “Arrivi e Partenze. Italia” (Ancona, 2008, a cura di Alberto Fiz), “Immagini del Gusto. Eat.it” (Castelbasso, Teramo, 2008, a cura di Francesca Referza), “Fuoriluogo. Interrelazionale” (Campobasso, 2009, a cura di Emanuela De Notaris), “ L’orto dell’arte” (Castello Piccolomini, Ortucchio, 2012, a cura di Lea Contestabile e Marcello Gallucci), “Sentieri emozionali #2” ( Campobasso, 2013, a cura di Silvia Valente AMACI – Nona edizione della Giornata del Contemporaneo). Ha vinto nel 2007 e nel 2009 il Premio Pagine Bianche d’Autore per il Molise. Da anni si occupa di crescita personale. Attualmente sta formandosi come Counselor a mediazione corporea umanistico bioenergetico presso il Centro Sarvas.
Elena Tagliavini
(Guastalla, 1965) Co-Founder di La.bassa risoluzione, vive e lavora a Guastalla. Diplomata all’Istituto d’Arte “P.Toschi” di Parma. Nel 2011 si diploma in Naturopatia Psicosomatica presso l’Istituto Riza di R. Morelli. Nel tempo si dedica alla ricerca di un proprio linguaggio artistico che punta un’occhio in ambito olistico.