Premio Combat Prize

Marta Bono - Premio Combat Prize

OPERA IN CONCORSO | Sezione Fotografia

 | Nothing so strange between real and unreal

Nothing so strange between real and unreal
photography-digital art, stampa fine art
70x100

Marta Bono

nato/a a Torino
residenza di lavoro/studio: Moncalieri, ITALIA


iscritto/a dal 11 apr 2017


visualizzazioni: 916

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70x100

Descrizione Opera / Biografia


Caleidoscopio (dal greco καλειδοσκοπεω, “vedere bello”) è uno strumento ottico che si serve di specchi e frammenti di vetro o plastica colorati per creare una molteplicità di strutture simmetriche.
Kaleidoscope si serve dell’immagine fotografica di ambienti reali per creare una molteplicità di strutture simmetriche che l’occhio percepirà come astratti.
Il progetto è nato per caso da una piccola e veloce intuizione, gettando lo sguardo a un mio scatto fotografico in bianco e nero che conteneva linee e forme simmetriche. In quell’attimo collegai la dinamica del caleidoscopio all’immagine che stavo guardando e percepii una visione e una potenzialità del tutto nuova.
Mi ero accorta solo in quel momento che avrei potuto sfruttare quella molteplicità di strutture e trasformare quella stessa fotografia in un’immagine dall’effetto caleidoscopico.
Da questo primo tentativo il cui effetto ottico fu di notevole impatto, cominciai una ricerca nel mio archivio fotografico personale, per tentare con avida curiosità di trovare nuovi soggetti, per capire se quello stesso effetto sarebbe stato facilmente riproducibile anche attraverso altri ambienti e inquadrature.
In quanto amante della ricerca di linee precise e simmetriche da catturare all’interno dei miei scatti, trovai molte fotografie con cui sperimentare e far emergere questi mondi surreali. Il risultato ogni volta unico e inaspettato.
L’aspetto più particolare di questo progetto è la scoperta, perchè non puoi prevedere l’effetto e il risultato finale fino all’ultimo. Alla scoperta si accompagna lo stupore di vedere come la visione e la percezione delle forme e delle linee contenute in una fotografia possono amplificarsi in modo così esponenziale fino a raggiungere un così forte impatto visivo, grafico ed emozionale, proiettandoci in profondità all’interno dell’immagine.
Da lì al desiderio di ricercare nuove suggestioni il passo è stato breve e ho iniziato una ricerca nuova in ogni fotografia che scattavo mirata alla creazione di questo tipo di immagine.
Una ricerca che può essere infinita, ma senza risultare mai banale e scontata, proprio per l’estremo potenziale di ogni soggetto, se guardato ovviamente dalla giusta prospettiva, angolazione e punto di vista anche nel suo aspetto più estremo.
Il taglio e l’inquadratura del signolo scatto che servirà per la composizione finale è fondamentale. è l’aspetto che incide di più sul risultato.
Scorci di città, monumenti e architetture si trasformano in mondi e visioni surreali di cui si perde l’origine calandosi in ambienti totalmente astratti, che tuttavia mantengono dettagli e forme riconoscibili perchè reali creando così un forte contrasto tra la percezione e l’occhio dell’osservatore.
Le composizioni sono state realizzate partendo da un singolo scatto fotografico. Quel singolo scatto, base di partenza per la composizione, è stato virato in bianco e nero ma senza essere modificato utilizzando strumenti per alterarne le linee o la prospettiva.
Le immagini KALEIDOSCOPE realizzate fino ad oggi sono circa 40.