L’opera rappresenta provocatoriamente una donna” vittima di violenza”, in una posa di aggraziata offerta del proprio corpo, anche dopo lo scempio subito./ Matilde Mancini vive e lavora a Roma.
Dopo un breve percorso nella pittura, si dedica da metà anni novanta esclusivamente alla scultura.
I suoi lavori sono stati esposti a Roma, presso la Galleria d’Arte Latina (1995) e presso la Galleria San Carlo (1997).
Nell’Ottobre 2000 ha esposto in una personale, sempre a Roma, presso la Galleria d’Arte “Fidia”.
Nell’estate del 2001 ha partecipato ad una mostra organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Subiaco (Roma).
Nella stagione 2006/2007 è stata invitata a partecipare a numerose mostre collettive organizzate dalla Regione Piemonte e dagli Assessorati locali alla Cultura presso il Palazzo delle Esposizioni di Bardonecchia, Villa Casalegno di Pianezza e la Galleria “La Nave” di Grugliasco.
Nell’Agosto del 2010 ha partecipato alla collettiva “La scultura a Capri – Forme e Visioni” organizzata da Italian Art Collection.
Nella primavera del 2014 ha esposto in una personale presso la Galleria “Fidia”di Roma e successivamente in una collettiva a Palazzo della Racchetta- Ferrara luglio 2014.
Nel 2015 è stata ospite di una collettiva nella Chiesa S. Maria di Loreto Roma, dal 18 al 27 gennaio 2015 ed ha recentemente esposto in una personale a Cortona nel Chiostro di Sant’Agostino dal 18 luglio al 2 agosto 2015.
E’ stata inserita nel nuovo testo “Percorsi d’arte in Italia 2015”, edito da Rubbettino e curato da Enzo Le Pera, pubblicato a settembre 2015.
Nella primavera del 2016 ha esposto alla mostra “Oltre la scena” presso la Galleria GoTo di Torino.
A maggio 2017 ha esposto in una personale “ Le ali della materia” a Roma presso lo Spazio Porta Mazzini -Micro Arti Visive.