Descrizione Opera / Biografia
”Oltre in uno spazio” mostra una gigantografia compromessa: la messa a fuoco è incentrata sul fuori scatto. Ci si trova immersi all’interno di un ritratto di famiglia davanti a uno sfondo iconografico riconoscibile (il Duomo di Milano), ma al tempo stesso fuori da ogni convenzione. Inserendo, infatti, una cornice vuota proprio sui volti, l’artista indaga “il non scelto”, “lo scartato”, con la volontà di travalicare la forma comunemente data dal supporto fotografico.
Quando era piccolo Matteo Suffritti amava giocare con una Kodak Disc regalatagli dal padre, girovagando tra le vie della periferia milanese. Successivamente gli studi di grafica e di tecnica pubblicitaria lo hanno portato a manipolare le prime reflex e conseguentemente ad apprendere le nozioni della camera oscura. Oggi vive a Milano, lavora in una fotoincisione e ama sperimentare continuamente.