Premio Combat Prize

Paolo Pastore - Premio Combat Prize

OPERA IN CONCORSO | Sezione Pittura

 | Amore Sacro Amor Profano

Amore Sacro Amor Profano
mista, tela
40x80

Paolo Pastore

nato/a a Andria (BT)
residenza di lavoro/studio: Andria (BT), ITALIA


iscritto/a dal 13 apr 2017

http://www.lelite.it/pastore.htm


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mista, tela
40x50

Descrizione Opera / Biografia


Pittore autodidatta, è nato ad Andria (Bt) nel 1942 e si è laureato in Architettura a Roma nel 1967. Ha tenuto mostre personali a Roma, Civita Castellana, Foggia, Barletta, Volturno e più volte a Bari. Ha partecipato a rassegne e collettive in Italia (Premio G. B. Salvi a Sassoferrato, Premio Primavera Foggia, Premio Agazzi a Mapello, Biennale Creatività a Verona e Mostra Unisud a Bari) ed all’estero in Francia, Spagna, Slovenia (World Art on Paper a Kranj), Olanda e Usa. Ha ottenuto riconoscimenti di rilievo, tra cui Premio d’Arte Salento 1977, Premio Montparnasse 1982, Premio Stella Maris-Margherita di Savoia 2004.
Fa parte delle accademie Tiberina e I Cinquecento di Roma. Sue opere sono in collezioni pubbliche e private, nell’Ist. Agrario di Andria, nei Comuni di Foggia e Andria, nella Diocesi di Andria/Canosa.
«Pittura dal felice esito intellettuale, quella di Pastore fa emergere una concezione dell’arte come mezzo privilegiato di indagine conoscitiva e di riflessione su interessanti problematiche contemporanee. Utilizzando tecniche varie in contesti che talora hanno accenti metafisici o surreali, l’artista costruisce immagini dal palese contenuto simbolico. Il linguaggio cromatico è attento al rimando dei contrasti e degli accordi tonali e, assieme a una visione compositiva che ricerca un articolato rapporto spaziale, ottiene risultati di profondo vigore espressivo.» (V. Cracas)
«Il linguaggio metafisico di Paolo Pastore è intrigante, originale e spiazzante. La costruzione concettuale e spaziale è articolata su più piani, mentre l’intreccio di idee e raffigurazioni va in scena su un palcoscenico frastagliato ma rigorosamente geometrico. L’enigma del titolo incuriosisce, e si infittisce non appena si prende confidenza con l’opera, tra teschi, rimandi classici ed enigmatici solidi.» (Artitalia Edizioni)