Premio Combat Prize

L’opera presentata appartiene ad una serie di lavori nati da una ricerca artistica sul Vesuvio che svolgo da alcuni anni. Tutti i lavori, compreso questo, sono visioni surreali di un ipotetico futuro post eruzione, dove il paesaggio è ormai distorto e della traccia umana rimangono solo alcune rovine (case, capannoni o autostrade) mentre la natura è ridotta al minimo termine.
Gran parte dei lavori di questa serie sono dipinti ad olio o catrame su carta o tela, mentre l’opera presentata è un disegno a matita su carta acquerellata con ossido di ferro, ed incollata su legno. La carta è stata sagomata in modo tale da creare una mensola sulla quale è poggiato un capannone (di legno) rivestito di polvere di marmo. La mensola è un punto d’appoggio e di vista per lo spettatore, un invito ad entrare nell’opera e camminare su di un suolo ormai cancellato.
Sono nato a Pompei nel 1980. Diplomato all’Accademia di belle arti di Urbino, da anni lavoro nello spettacolo come scenografo e scultore di scena, e come consulente ed assistente tecnico per artisti nella produzione e montaggio di opere d’arte. Docente di scultura presso l’Accademia di belle arti ”Fidia” di Vibo Valentia.