Premio Combat Prize

Alessandra Baldoni - Premio Combat Prize

OPERA IN CONCORSO | Sezione Fotografia

 | Atlas Mnemosyne_7

Atlas Mnemosyne_7
stampa fine art, dibond
50x150

Alessandra Baldoni

nato/a a Perugia
residenza di lavoro/studio: Magione (pg), ITALIA


iscritto/a dal 14 apr 2018

http://www.alessandrabaldoni.it


visualizzazioni: 631

SHARE THIS

Altre opere

 | Atlas Mnemosyne_3

Atlas Mnemosyne_3
stampa fine art, dibond
30x140

 | Atlas Mnemosyne_9

Atlas Mnemosyne_9
stampa fine art, dibond
30x140

 | Atlas Mnemosyne_14

Atlas Mnemosyne_14
stampa fine art, dibond
50x150

Descrizione Opera / Biografia


Il lavoro nasce dall’incontro con l’Atlas Mnemosyne di Aby Warburg, un atlante delle immagini in cui Warburg esplora le sopravvivenze e le permanenze delle immagini di antiche divinità e simboli nella cultura europea moderna. Una sorta di rinascita sottotraccia, di sopravvivenza per migrazione. Una mappa delle costanti della memoria occidentale – miti, figure, parole, simboli – in un campo di indagine che si apre sulle risonanze culturali tra Rinascimento, Antico e Contemporaneo. Mi ha colpito l’idea delle tavole, della giustapposizione di elementi in apparenza distanti per provenienza e cronologia temporale (carte, statue, reperti archeologici, ritagli di giornale) che secondo Aby Warburg sono familiari tra loro, si richiamano, si fanno eco. Le immagini sono l’oggetto privilegiato di studio in quanto sono un modo immediato di “dire il mondo”. L’immagine è il luogo in cui più direttamente precipita e si condensa l’impressione e la memoria degli eventi.
“Dotate di un primordiale potere energetico di evocazione, in forza della loro vitalità espressiva le immagini costituiscono i principali veicoli della tradizione culturale e della memoria sociale, che in determinate circostanze può essere “riattivata e scaricata”. La giustapposizione di immagini, impaginate in modo da tessere più fili tematici attorno ai nuclei e ai dettagli di maggior rilievo, crea campi di energia e provoca lo spettatore a un processo interpretativo aperto: “la parola all’immagine” (zum Bild das Wort).Mnemosyne è dunque una macchina, una sorta di condensatore in cui si raccolgono le correnti energetiche che animano la memoria dell’Europa.”
“La parola all’immagine: il Bilderatlas Mnemosyne di Aby Warburg”, tratto da Engramma.
Nasce da qui l’idea di cercare il luogo visivo dove il mondo ”fa rima”, di cercare una specie di ritornello tra le cose- volti animali, natura, statue- come a trovare un senso, una catalogazione per somiglianza di forma, di colore, di significato. Sequenze che cercano un’assonanza, immagini che si richiamano come se condividessero lo stesso segreto. Il mio Atlas Mnemosyne racconta una storia fatta di legami e corde, di significati che si nascondono e si svelano. Una regola, una matematica della bellezza.
Alessandra Baldoni è nata 1976 a Perugia dove attualmente vive e lavora. Dopo il diploma di maturità conseguito al liceo classico ha studiato Filosofia presso l’Università di Perugia. Le sue foto sono il risultato di “piccole sceneggiature scritte per uno scatto”, mette in scena veri e propri set, costruisce un mondo metafisico ed incantato, cerca di raccontare i luoghi dell’anima, le geografie esistenziali in cui ognuno può riconoscersi. I temi centrali della sua ricerca sono la memoria, il sogno, la favola e l’amore. Scrittrice, lavora sulla narrazione convinta che esistere sia raccontare ed essere raccontati. Salvare piccole storie attraverso l’arte, recuperare ciò che altrimenti andrebbe perduto, ascoltare le voci di solito non udite, proteggere ciò che fragile rischia di svanire- Alessandra Baldoni è un’archivista sentimentale.