Premio Combat Prize

Eliezer Silega Ramos - Premio Combat Prize

OPERA IN CONCORSO | Sezione Scultura/Installazione

 | MARINERO QUIERO SER - schema dell’opera

MARINERO QUIERO SER - schema dell’opera

3m x 4m, 12m

Eliezer Silega Ramos

nato/a a Santiago Di Cuba, Cuba
residenza di lavoro/studio: Bologna, ITALIA


iscritto/a dal 05 mag 2018


Under 35


visualizzazioni: 692

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Altre opere

 | MARINERO QUIERO SER - schema dell’opera

MARINERO QUIERO SER - schema dell’opera


 | MARINERO QUIERO SER - schema dell’opera

MARINERO QUIERO SER - schema dell’opera


 | MARINERO QUIERO SER - schema della Legenda Giornaliera

MARINERO QUIERO SER - schema della Legenda Giornaliera


Descrizione Opera / Biografia


Il progetto ruota attorno alle seguenti due domande:
1 Possiamo fidarci di quello che mostrano le immagini cartografiche?
2 Abbiamo un accesso reale alle mappe di qualunque parte del mondo?


L’uomo realizza rappresentazioni cartografiche da migliaia di anni; si suppone che già nel Paleolitico, nella Caverna di Lascaux, Francia, i nomadi tracciassero linee che rappresentavano le rotte migratorie. Da supporti di pietra si passò alla tela, alla carta, a materiali sintetici, questi ultimi molti utilizzati anche oggi.
Seguono riflessioni a seguito delle due domande fondamentali a capo del progetto.


1 Possiamo fidarci di quello che mostrano le immagini cartografiche?
Sappiamo che la cartografia è un’azione molto complessa, si devono considerare diversi fattori: la distanza, l’area, la forma, il supporto, la scala, ecc… Gli specialisti si avvalgono di un sistema proiettivo per trasformare – senza troppe distorsioni - in una forma bidimensionale oggetti tridimensionali, come la forma ellissoide della terra. Oggi la maggiore parte delle rappresentazioni cartografiche digitali utilizza software raggruppabili in tre tipi principali:
- Computer Aided Design (CAD): è costituito da una notevole quantità di strumenti utilizzati da ingegneri, architetti e designers.
- Software di illustrazione specializzata.
- Geography Information System (GIS): è costituito da un insieme di strumenti che raggruppano e mettono in relazione diverse componenti (utenti, hardware, software, processi) che permettono l’organizzazione, l’immagazzinamento, la manipolazione, l’analisi e la modellazione di grandi quantità di dati che provengono dal mondo reale. Infine è un sistema con cui orientarsi in terra/mare/aria, localizzante da un albero in un campo fino a tutto un continente.
Il centro mondiale della cartografia è sempre stato nelle mani di chi aveva il potere: la Spagna del XVI secolo aveva ad Anversa il porto principale per l’accesso al Mare del Nord; perciò questa città fu il centro della cartografia durante la seconda metà del secolo. L’Olanda aveva ad Amsterdam il centro della cartografia; fonte in effetti della cartografia moderna per tutta la prima metà del XVII secolo. Lo stesso dicasi per la Francia, fulcro cartografico fino alla fine del XVIII secolo; seguita dalla Gran Bretagna; finché dalla seconda metà del XIX secolo fino ai nostri giorni gli USA costituiscono il centro nevralgico della cartografia mondiale. Con questo si arriva alla conclusione che la cartografia è anche un atto intrinsecamente politico. La rappresentazione delle frontiere: dove iniziano e dove terminano i confini via mare, via terra e aria di un paese o di un gruppo di paesi; rappresentazioni in costante modifica per gli accomodamenti geopolitici. La natura di fatto muta per sua propria evoluzione, spesso indotta dall’uomo, come per i cambiamenti climatici. Infine, tutto è in costante trasformazione e, subordinata a queste mutazioni, vi è la cartografia.


2 Abbiamo un accesso reale alle mappe di qualunque parte del mondo?
In un mondo in cui si sente tanto parlare di libertà d´espressione, di ricevere e scambiare informazioni (Articolo 19 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, 1948), esistono delle “eccezioni” (Articolo 19, 2 a-b, del Patto Internazionale dei Diritti Civili e Politici, 1966).
Oggi esistono mappe create in modo tradizionale, che si attualizzano mediante l’informazione di vari cartografi o del pubblico: però le grandi piattaforme come Google Maps si aggiornano grazie all’informazione che i governi decidono di fornire ai cartografi. Si può verificare facilmente che le mappe non mostrano tutta l’informazione dei luoghi di riferimento. Esistono in tutte le parti del mondo luoghi, la maggiore parte dei quali sono zone militari: basi militari, luoghi dove si sono verificati incidenti riferibili a manovre militari, luoghi di immagazzinamento di armi nucleari, residenze di uomini importanti come capi di stato, “punti potenzialmente sensibili”, la cui visualizzazione cartografica è, spesso, la cui entrata, è vietata per la gente normale. Nelle mappe, attraverso vari metodi, non si può osservare la realtà rappresentata cartograficamente di questi luoghi.
Come scriveva Michel Foucault: “Riferendosi al senso questa volta ristretto della parola “governo”, si può dire che le relazioni di potere sono state progressivamente governamentate, cioè, elaborate, razionalizzate e centralizzate in forma di – o sotto l’auspicio di – Istituzioni di Stato”.

Progetto:
Costruzione di un’installazione eco-politica (3m x 4m, 12m²) in trasformazione giornaliera (durata dell’installazione: 6 giorni).

L’installazione è composta da 6 parti fondamentali:
1- Dentro una vasca (Ø100cm x 10cm d´altezza), un cilindro di ghiaccio (Ø50cm x 50cm d´altezza) con una sfera d´acqua grigia al centro.
2- sentiero di pietrisco grigio.
3- braci di carbone diffuse in tutto lo spazio pertinente e al centro un cumulo di carbone (30cm d´altezza).
4- muro di mattoni rossi (150cm x 30cm x 50cm).
5- micro-piantagione di felci.
6- tre coni di sabbia bianca (40cm, 50cm y 30cm d´altezza).
Il ghiaccio che si scioglierà provocherà la progressiva trasformazione dell’intero eco-sistema, solo il muricciolo rimarrà intatto. Ogni parte verrà illuminata da uno o più fonti di illuminazione (6 in totale).
Il fruitore prima d´interagire con l´ambiente eco-politico accederà al sito web del progetto dove troverà la legenda giornaliera del lavoro (che si completerà solo al sesto giorno) e le fotografie che documentano l’eco-ambiente corrispondente al giorno di mostra. Le fotografie verranno fatte da sei punti di vista e le riprese avranno un’inclinazione di circa 45° (obliqua verso il basso). Le sei zone della legenda corrispondono a sei fatti storico-politici che si relazionano agli oggetti/elementi dell’installazione.
Il fruitore potrà interagire percorrendo sul percorso di pietrisco, arrivando al muretto potrà superarlo oppure tornare indietro.
Gli elementi dell’installazione non sono in relazione l’uno con l’altro, ma ognuno ha una storia che lo illustra, che varia di giorno in giorno fino a raggiungere il sesto e ultimo giorno dell’installazione con il completamento dello schema, che propongo qui sotto.
Dopo sei giorni vengono esposte solo le fotografie documentarie che sono state pubblicate nel sito web del progetto e lo schema completo dei sei giorni e delle sei Storie per giorno.

Breve CURRICULUM VITAE:
Eliezer Silega Ramos (Proco) (Santiago di Cuba, 1992)
STUDI
2011 Diplomato all’Accademia di Belle Arte José Joaquín Tejada, (Santiago di Cuba, Cuba).
MOSTRE PERSONALI
2017 “¿Abuela qué pasaría si me cae una estrella en la cabeza?”, Centro de Arte, Galería de Arte Universal, Santiago di Cuba, Cuba / 2011 “Otro swing para mi ciudad”, Maqueta de la Ciudad, Santiago di Cuba, Cuba.
MOSTRE COLLETTIVE
2014 “Cubadentro in Imago Mundi”, Casa degli Carraresi - Fondazione Benetton, Treviso, Italia / 2013-2014 “Arte dall´Oriente Cubano”, Museo d´Arte Contemporanea di Umbertide, Perugia, Italia, Museo del Baraccano, Bologna, Italia, Galleria Art Forum Contemporary, Bologna, Italia / 2013 “XIV Edición del Salón Nacional de Premiados”, Centro del Desarrollo de las Artes Visuales, Avana, Cuba / “100 Artistas Cubanos pintan a Santiago de Cuba”, UNEAC, Galería La Confronta, Santiago di Cuba, Cuba.
RICONOSCIMENTI E BORSE DI STUDIO
2013 Primo Premio nella “I Edición de SAVE”, Salón Provincial de Artes Visuales, Centro de Arte, Galería de Arte Universal, Santiago di Cuba, Cuba / 2009 Menzione nel “Salone David”, Galería Oriente, Santiago di Cuba, Cuba.