Descrizione Opera / Biografia
L’opera proposta fa parte di una serie chiamata ’-10.944’, 23 ritratti realizzati con la tecnica del photocollage con interventi di pittura digitale e tradizionale. 23 creature che vivono nei fondali marini. ’-10.994’ infatti rappresenta la quota di massima profondità oceanica, esattamente l’abisso Challenger nella Fossa delle Marianne.
L’abisso è una distanza incolmabile tra due persone o tra se stessi e i propri desideri, è quel posto dove vengono nascoste le parole mai dette e le immagini cancellate.
Quello che respingiamo là sul fondo si deposita e come materia organica non muore ma si trasforma in nostalgia, in rimpianto. dovere, insoddisfazione, questione irrisolta. Le figure della serie hanno sguardi assenti, chiusi sotto il peso di rocce, incrostati sotto fossili, muschi e coralli, labbra soffocate dal fumo e parole ovattate dall’acqua. Corpi risucchiati dagli abissi del mare, avvinghiati da creature informi. Mani trafitte e imbrigliate entro pietre, intrappolate nel ghiaccio. Sono figure silenziose, volti dagli occhi celati e la bocca sbiadita. La parola è sommersa, violata, rubata, strappata via, soffocata, l’immagine cancellata dal dolore o dimenticata dal tempo.
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BIO
Elisabetta Cardella
Graphic designer & Visual Artist
www.elisabettacardella.com
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on Instagram: elisabetta_cardella
Elisabetta Cardella nasce nel 1980 e attualmente lavora nel suo studio in Toscana, a Calci (PI). Negli anni dell’Istituto d’Arte acquisisce le tecniche tradizionali del disegno, della pittura e della scultura. All’epoca realizza grandi quadri colorati e animati da molte gure di fantasia in luoghi inverosimili. Durante gli anni dell’Università approfondisce la Storia dell’Arte i cui riferimenti e suggestioni sono presenti nelle sue opere attuali. Apprende la tecnica della doratura a Palazzo Spinelli, Firenze. Dalle tecniche tradizionali passa al digitale e approfondisce il settore della stampa e della comunicazione specializzandosi in Graphic Design e Multimedia presso la LABA di Firenze con una tesi in comunicazione museale.
In qualità di gra ca collabora a progetti di diversi eventi e allestimenti museali. Con lo studio della grafica le sue composizioni si alleggeriscono e diventano più rigorose ed essenziali. Collabora al progetto OPERABUSIVA, unione di fotografia e grafica. Crea una linea di giochi per bambini in carta dove unisce l’illustrazione al design (FUFFALAB).
Le sue opere ripercorrono e assorbono tutte le fasi della sua formazione sia concettualmente che a livello tecnico. Crea, attraverso la tecnica del collage, atmosfere surreali, paesaggi sospesi nel tempo, personaggi irreali avvolti da oro e colori brillanti. Accostando diversi tipi di carte e i materiali più disparati lavora sulla leggerezza e trasparenza. Elabora in digitale immagini che stampa e ricompone a creare grandi composizioni su muro o su carte leggere e retroproiettate. Spesso i suoi lavori sono accompagnati da video animazioni. In particolare esplora il rapporto tra il corpo e la natura indagando sentimenti, emozioni, istinti e debolezze umane primordiali. Unisce la pittura tradizionale ai nuovi media, schemi compositivi classici a riferimenti all’attualità e all’immaginario contemporaneo.
Partecipa alle edizioni 2016 e 2017 di ArtInsolite, rassegna di arte presso Lajatico (PI), Teatro del Silenzio, Direttore Artistico Alberto Bartalini, curatore Carlo Alberto Arzelà, testo critico Ilario Luperini. Da anni partecipa a numerose personali (Mai.Socila.Maison, Mazzei, Birga, Bernardo, Spazio L.U.M., Abract Con- cept, Tuscania, Lithium, S.P.A.S., Tempio di Minerva, Lipu Massaciuccoli...), selezionata nel 2017 per il Perugia Social Photo Fest presso il Museo Civico Palazzo della Penna (Frammenti call.4 collagist) e nel 2016 al Premio Otello Cirri 2016, Pontedera (PI).