Premio Combat Prize

Francesca Catastini - Premio Combat Prize

OPERA IN CONCORSO | Sezione Fotografia

 | Blinding an Anatomist with My Bare Hands

Blinding an Anatomist with My Bare Hands
inkjet print, stampa montata su dibond, pi
60x82

Francesca Catastini

nato/a a Lucca
residenza di lavoro/studio: Ponte Buggianese, ITALIA


iscritto/a dal 10 apr 2018

http://www.francescacatastini.it


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inkjet print, stampa montata su dibond, pi
70x104

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inkjet print, stampa montata su dibond, pi
110x110

Descrizione Opera / Biografia


DESCRIZIONE
L’opera fa parte di The Modern Spirit Is Vivisective, progetto che esplora la storia dello studio dell’anatomia e sonda i metodi applicati alla conoscenza del copro umano, soprattutto ai suoi esordi.
Nella dialettica tra ciò che è nascosto e ciò che si rivela, leitmotiv costante nella storia dell’anatomia, il corpo viene indagato attraverso gli occhi e le mani dell’anatomista. Vista e tatto sono in rapporto perfettamente analogico, le mani rappresentano lo strumento più terreno, mentre gli occhi sono considerati quello più elevato, ideale.
Il busto di Blinding an Anatomist with My Bare Hands appartiene a un chirurgo della metà del XIX secolo e il gesto simbolico di coprirgli gli occhi con le mani allude a una serie di quesiti aperti. L’anatomista è forse cieco, in quanto la sua percezione è limitata da ciò in cui crede e l’ignoranza gli copre gli occhi? Oppure vede meglio quando non vede affatto? Quanto dobbiamo fidarci di ciò che vediamo per giungere a una comprensione più profonda delle cose? A differenza del tatto la vista implica spesso una sorta di distanza e rappresenta il senso più incline all’astrazione. Questo la rende un utile strumento di conoscenza, ma di che tipo?
BIO
Francesca Catastini (Lucca,1982) vive e lavora in Toscana.
Nel 2009 consegue un Master in Photography and Visual Design presso la NABA a
Milano.
Nel 2015 è finalista al “Premio Francesco Fabbri”, partecipa a ”TU35, Geografie dell’Arte
Emergente in Toscana”, promosso dal Centro Pecci di Prato, e presenta il suo lavoro presso il Musée de l’Elysée a Losanna (Screening session).
Nel 2016 “The Modern Spirit Is Vivisective” viene pubblicato da AnzenbergerEdition, con testo e coediting di Federica Chiocchetti. Nello stesso anno partecipa a “Piazza dell’Immaginario”, progetto di Dryphoto arte contemporanea, a Prato, e prende parte a una serie di mostre dedicate ad autori contemporanei che usano il libro e l’editoria nella propria pratica artistica, tra cui: Ouvrage, Twenty 14 Contemporary, Milano e Burning with Pleasure, Matèria gallery, Roma.
Nel 2017 è tra gli artisti selezionati per Plat(t)form, presso il Fotomuseum di Winterthur.
Tra le mostre più recenti: The Modern Spirit Is Vivisective, Galleria Parmeggiani, Fotografia Europea, Reggio Emilia; Fluid Body, Benaki Museum, Atene; NUCLEUS, Noorderlicht Photofestival, Groningen; The Modern Spirit Is Vivisective, Emerging Talents, MACRO Factory, Roma; Strange Worlds, Albert van Abbehuis, Eindhoven e Festival Circulations, CENTQUATRE-PARIS, Parigi.