BIOGRAFIA
Luciano Papucci è nato a Pisa.
Inizia a dipingere da autodidatta,perfezionando la tecnica e la conoscenza
frequentando l’Accademia di Pittura e Disegno del maestro Bruno Pollacci.
La frequentazione assidua di alcuni tra i più rappresentativi artisti toscani
gli permette di affinare la tecnica pittorica che concentra nella ricerca di
equilibrio cromatico e compositivo.
Espone per la prima volta nel 1978 in una collettiva al “Centro Arte Moderna” di Pisa, di seguito, mostre personali e collettive, dove riporta successi sia di critica sia di pubblico. Dopo un periodo di parziale inattività, nel 2002 torna prepotentemente a dipingere ed a esporre le sue opere in varie mostre collettive e personali in Italia e all’estero, ad esempio:
collettiva – Galleria Zamojska (Zamosc Polonia)
personale – Bolgheri – Livorno
personale – Arnaccio – Firenze
donazione Policeart10 – Muzeum Niepodiegiosci (Warzawa Polonia)
esposizione Centro Congressi Principe di Piemonte Viareggio
Proponendo – arte contemporanea – Forte dei Marmi
selezionato per Arte e Cultura 2011 Centro Studi Andrea da Pontedera –
bollettino
Mostra Internazionale d’Arte Contemporanea
Villa Bondi Pisa – Concorso a tema “I’m not superstitious” – vincitore con l’opera:
Dolore di Cristo. Anno 2014
Pisart-Expo rassegna di arte contemporanea Città di Livorno con l’opera “Energia”.
Pavia Art 2016 Fiera Internazionale d’arte moderna e contemporanea –
Montechiari (BS) Fiera internazionale d’Arte moderna e contemporanea 2016
Papucci espone in permanenza a San Giovanni alla Vena nel proprio negozio-studio d’arte, che oggi è diventato un punto d’incontro per tutti gli appassionati e collezionisti.
MOSTRE
2011
Mostra collettiva – Selezione Pinocchio –
Firenze
Mostra collettiva – Selezione Pinocchio – La magione del Tao – Altopascio (LU)
Mostra collettiva – Selezione Pinocchio – Sala Navicelli Pisa
Donazione Policeart 10 – Muzeum Niepodleglosci – Warzawa – Polonia
Mostra collettiva – Artefiera – Pisa
Esposizione Centro Congressi – Principe di Piemonte – Viareggio
Proponendo nuove opere per l’arte contemporanea – Forte dei Marmi
Selezionato nel 2011 per l’arte e la cultural dal centro studi Andrea da
Pontedera – bollettino
2012
Pisart Expo – Rassegna d’arte contemporanea
Mostra personale – Hotel Villa Margherita – Casciana Terme (PI)
2013
Mostra collettiva – Pisart Stazione Leopolda – Pisa
Premio – Concorso arte pittura – Ponsacco Pisa
Mostra personale – Salone Birga – Pontedera Pisa
Premio – Cairo arte – Mondadori
Mostra collettiva – Hotel Granduca – S. Giuliano Pisa
2014
Mostra personale – Galleria Impara l’arte – Pomarance Ponteginori
Mostra collettiva – Centro culturale M. Luschi – Livorno
Mostra collettiva – Centro espositivo museale – Pisa
Mostra collettiva – Compagnia artisti pisani – S. Rossore Pisa
Mostra – Mostra internazionale d’arte contemporanea Villa Bondi – Marina di
Pisa
Concorso a tema “I’m not superstitious” premio per l’opera “Dolore di Cristo”
Premio nazionale d’arte contemporanea Rotonda Livorno
Premio nazionale O. Cirri – Pontedera Pisa
Mostra personale – Fortezza da Basso – Firenze
Mostra collettiva – Teatro Verdi – Vicopisano Pisa
2015
Mostra premio – I’m not superstitious – Londra 21-30 April St. Pancras Church
Eustan Rood
Mostra personale – Sala Navicelli Pisa 8-30 maggio
Mostra personale – Villa Bondi – Marina di Pisa – luglio
Premio nazionale Arte contemporanea Rotonda Livorno – agosto
Mostra personale – Galleria Impara l’arte – Pomarance Ponteginori – ottobre-novembre
2016
Collettiva c/o Galleria “INDIPENDENT ARTIST” Milano – aprile
Fiera Internazionale Arte Moderna “PAVIA-ART” Pavia – aprile
Fiera “FORTEZZA DA BASSO” Firenze – maggio
Fiera Internazionale EXPO ARTE MONTICHIARI – Brescia – settembre
2017
Partecipazione 11° Premio Arte LAGUNA – Venezia
Partecipazione a Fiera internazionale Arte Moderna Pavia – aprile
Spoleto Arte a cura di V. Sgarbi
PRESENT & FUTURE – MACRO – Roma
Personale Museo di Storia Naturale – Pisa
HANNO SCRITTO DI LUI
“Abbiamo assistito ad una vera e propria ricerca connessa al dato cromatico che
ha avuto risultati da attrarre ulteriormente i collezionisti, come coloro che
comunemente sono denominati addetti ai lavori, è il risultato di un percorso il
quale, crescendo nel ritmo delle stagioni, Papucci ha trovato sulla scia della
felicità anche gli steccati del dolore, dell’imprevisto, dell’inquieto (…)”
Ludovico Gierut
“Nel suo ‘excursus espressivo’ Luciano Papucci ha utilizzato
sperimentazioni e ricerche, talvolta ricorrendo all’uso di varie tecniche
operative, dall’acquerello all’olio, all’acrilico, sempre spinto da un
istintivo fremito vitale. Nell’ultima produzione di Papucciè ancora più
evidente il bisogno di esprimere immagini non tanto del vero veduto, quanto del
vero immaginato, in aderenza aperta con i dettati dell’arte moderna, riuscendo
a trasfondere la propria personalità, non alterata da un programma
tradizionalista, ma orientata verso un’originale intuizione soggettiva.”
Africano Paffi
“Ho l’impressione che la nuova pittura di Luciano sia molto
più matura, nel senso di aver trovato attraverso i gesti e i nuovi e possenti
colori una dimensione psichica che lo fa essere in equilibrio col mondo
circostante. In fondo la prima ricerca del pittore è nella spiritualità, il suo
è un modo per onorare e conoscere ciò che c’è al di là dell’umana competenza e
delle umane convinzioni. La pittura terrena, quindi, diventa una pittura d’animo,
una pittura di getto, di pura azione mentale che riporta con meticolosa
vibrazione sui dipinti. I colori diventano allora accesi, i rossi, gli arancio
e i gialli sono ciò che l’artista cerca dentro di sé e ciò che dipinge perché
sono l’interiorità e l’esplicazione dei pensieri altri. Luciano osa oggi con
cose che fino a qualche anno fa non aveva il coraggio di provare, si spinge con
materiali, sperimenta modalità e tecniche, impasta pigmento e dinamica; forza e
vigore compositivo sono alla base delle opere dell’ultimo periodo con cui l’artista
pone ogni cosa al posto giusto. Le ultime opere di Luciano non manifestano ciò
che potrebbe essere mostrato in altri modi. La conclusione a cui oggi Luciano è
approdato trae quindi la sua origine dalle sensazioni, dall’invisibile, da ciò
che è inesprimibile. L’opera si pone come manifestazione degli archetipi più
reconditi dell’uomo aspirando a recuperare un linguaggio universale attraverso
il quale ognuno di noi può comunicare all’interno di una realtà ultraterrena.”
Loredana Spadolini