Descrizione Opera / Biografia
La poetica è quella di un’esistenza come esposizione corporea. L’approccio alla rappresentazione, caratterizzato da prospettive ravvicinate, rimanda al tatto. L’assenza di caratterizzazione fisiognomica sposta il focus dall’individualità al rapporto e ci catapulta in un universo carnale, dove la materia è allo stesso tempo intima e impersonale.
Il modello dicotomico insito nell’atto sessuale si trasforma, inseguendo l’utopia di un romanticismo che è tale in quanto fine a se stesso.
La realtà viene letta come complessità di relazioni. La pancia, fulcro visivo sospeso fra la testa e i genitali, diviene centro figurato nello stesso tempo carnale e spirituale.
La scelta di forme abbondanti è un lusso, nel senso in cui lo intendeva George Battaile, ma forse anche una risposta all’estetica dominante che promuove modelli tonici e asettici che altro non sono che l’allegoria stucchevole di un bene che tende alla trascendenza pura, distaccandosi dalla terra e dalla sua ancestrale sacralita.
Maria Giovanna Zanella nasce a Schio nel 1991. Studia pittura con il professor Carlo Di Raco all`Accademia delle Belle Arti di Venezia, dove consegue la laurea magistrale nel marzo 2018. Vive e lavora a Venezia.