Descrizione Opera / Biografia
La fine della civiltà, la fine del mondo che conosciamo.
La base della scultura ha ancora i segni del cemento utilizzato per realizzare la armatura, la città in ferro è lasciata priva di protezioni, la ruggine inesorabilmente la consumerà col trascorrere del tempo, i tetti rossi sono le ultime tracce lasciate dall’uomo, mentre le vie sono un dedalo in continua erosione.
Mauro Pinotti classe 1974
si avvicina alla fotografia nel 2006 da allora dopo un lungo percorso di crescita e sperimentazione
inizia ad avere i primi riconoscimenti, le sue immagini vengono selezionate per realizzare la
scenografia del film “L’intrepido” di Gianni Amelio con Antonio Albanese, partecipa a mostre e
collettive sino a quando non approda a Torino per la collettiva s.a.l.i.g.i.a. dove le sue foto,
utilizzate per il catalogo e le locandine creano scalpore tanto da scatenare sul web una vera e
propria diatriba. Ha esposto alla biennale Italia Cina al mastio della cittadella di Torino, a
Photissima sempre a Torino, a Pechino alla plastyk factory e a Roma all’archivio generale dello
Stato ha ricevuto numerose menzioni d’onore in prestigiosi concorsi internazionali come il MIFA
di Mosca, il blackandwhiteaward 2016 di Roma, per il SEE ME exposure award è stato
selezionato per il catalogo presentato all’Exposure Award Reception del Louvre a Parigi.