Descrizione Opera / Biografia
...la sequenza di bandiere italiane, posizionate in modo tale da scolorirne il tricolore, sino a diventare completamente bianche, se lette in un senso, per ricomporsi se lette in senso inverso...(dal testo di Giusy Caroppo per la mostra personale BUNKER)
Michele Giangrande è nato a Bari nel 1979. Ha compiuto studi artistici (Accademia di Belle Arti). È stato docente di Decorazione all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro e di Tecniche Pittoriche all’Accademia di Belle arti di Lecce. Attualmente è docente di Decorazione all’Accademia di Belle Arti di Bari.
Nel 2015 la sua ricerca è stata oggetto di un documentario di 26 min. dal titolo “Odissea dandy – Michele Giangrande e il suo atelier”, promosso dall’ Apulia Film Commission in collaborazione con la Fondazione Museo Pino Pascali, arTVision – a live art channel e prodotto dalla ESPRIT FILM., presentato a diversi festival di settore ed inserito nel palinsesto del canale televisivo SKY ARTE HD per la primavera/estate 2016.
Nel 2018 la sua mostra personale BUNKER è stata documentata con uno short movie dal noto regista Alessandro Piva.
Artista di grande versatilità, dotato di graffiante ironia, trasfigura la realtà giocando con i concetti di essere e apparire. Fin dalle prime ricerche ha conferito agli oggetti scelti, per lo più di uso comune, una nuova identità. Da anni compie una ricerca che trae ispirazione nell’arcaico, nel primitivo, nella rilettura del passato, attraverso un approccio sistemico di pittura, scultura, artigianato, installazione e architettura. Partendo dalle proprie origini, l’artista decide di compiere un percorso a ritroso nelle tradizioni popolari e nella stessa Storia dell’Umanità, per giungere alle prime espressioni artistiche e cogliere così la scintilla basilare con interventi scultoreo-installativi.
La ricerca di Giangrande si propone come un tentativo d’individuare nell’estremo passato una comunicazione nel contemporaneo proiettata al futuro, attraverso un viaggio ludico-analitico che parte dalle proprie memorie traversando con curata leggerezza la genesi stessa del fare.
Ha partecipato a numerose mostre personali, collettive e di gruppo. Le sue opere sono presenti in musei, collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero.