Descrizione Opera / Biografia
Mohamed Keita – Premio Combat
Roma è interpretata da Mohamed Keita attraverso lo stile che lo contaddistingue: quello dell’immediatezza, dell’attimo colto in mezzo ai gesti, agli sguardi, alle attività quotidiane di coloro che vivono il paesaggio urbano, siano essi turisti, residenti o persone senza fissa dimora.
Keita arriva a Roma dopo un lungo viaggio iniziato dalla Costa d’Avorio, Roma è la sua seconda casa, esplorata grazie alla macchina fotografica, dapprima come autodidatta e in seguito come fotografo professionista. Ma l’approccio di Keita è rimasto lo stesso, ogni giorno scende in strada per fotografare l’eccezionalità della quodianità, per cogliere quel prezioso e fragile momento che passa, uno dopo l’altro, lui riempie una giornata di centinaia di fotografie.
Osservare questi scatti significa fare un percorso per Roma attraverso tutto ciò che è possibile incontrare, senza distinzione e predilizione per soggetti e paesaggi, ma sempre con un occhio che compone ed esalta la molteplicità del quotidiano.
Questo è per amore, è per meraviglia, è per fragilità, è per un attimo salvato al passare del tempo attraverso lo sguardo di chi lo ha fotografato, è il regalo di una visione oltre la vista.
Biografia
Nato in Costa d’Avorio nel 1993, a 14 anni lascia il suo Paese nel pieno della guerra civile e attraversa da solo la Guinea, il Mali, l’Algeria, il Sahara, la Libia e Malta per arrivare in Italia nel 2010, a 17 anni. Grazie alla frequentazione del centro diurno per minori non accompagnati Civico Zero, di Save the Children, di Roma, ha scoperto un’innata vocazione come fotografo e così ha iniziato la sua carriera artistica.
Vive e lavora a Roma come fotografio e anche come responsabile dei laboratori di fotografia per minori all’interno di Civico Zero. Nel 2017 ha aperto a Bamako, in Mali, un laboratorio fotografico per bambini di strada in collaborazione con Pianoterra Foundation Onlus, Roma.
I suoi lavori sono stati esposti in molti contesti culturali, sia in Italia che all’estero, come all’Istituto Francese di Cracovia per la Giornata del Rifugiato, 2017; l’Istituto Italiano di Cultura di Londra, 2017; l’Istituto Italiano di Cultura di New York, 2016; Il Festival Internazionale di Fotografia di Roma, a cura di Marco Delogu, nelle edizioni 2016 e 2015, il Complesso del Vittoriano di Roma, 2014; e la Camera dei Deputati di Roma, 2012.