Descrizione Opera / Biografia
Laureatosi in Architettura alla facoltà di Valle Giulia de La Sapienza di Roma, dopo varie esperienze nel mondo dell’arte e dell’architettura, Nicodemo Dell’Aquila si avvicina gradualmente alla pittura. Con chiari riferimenti alle prime avanguardie artistiche del XX secolo, sempre in bilico tra l’astratto e il figurativo, associa l’interesse per l’aspetto materico dell’opera alla tendenza di stendere grandi campi di colore monocromatici.
La sua è una lenta composizione, una stratificazione paziente di materia sovrapposta con ordine ed equilibrio. La componente gestuale nei suoi lavori è spesso ridotta ai minimi termini, ogni forma di virtuosismo è assente, quasi bandita.
Utilizza essenzialmente colori acrilici, impastati spesso con stucco in polvere, cemento e colle viniliche, stesi indistintamente su tela o legno con spatole, rulli o lasciati semplicemente colare sul supporto.
L’opera in concorso ”Bersabea” è un’esplicita citazione di una delle 55 de ”Le città invisibili” di Italo Calvino. Fanno parte di una serie ispirata al medesimo romanzo anche le due opere, qui a supporto, ”Calvino” e ”Anastasia”.
Espone per la prima volta in occasione della manifestazione ” il Borgo dell’Arte 2014” a Lorenzana (PI).
Successivamente partecipa alla collettiva ”In Contemporanea Porcari (Lu)” sia nel 2015 che nel 2016 presso la Fondazione Giuseppe Lazzareschi, a ”ContempoArt 2015” presso la galleria Gamec di Pisa e al ”premio Borghetti 2016”|Difetto Bianco 18° edizione|Torano (MS)”.
Una sua opera - Il deserto dei Tartari- è esposta stabilmente al MACSS |Museo d’Arte Contemporanea di Santa Severina (KR).