Descrizione Opera / Biografia
La vita è questione di prospettive che - sempre più spesso - dimentichiamo di prendere in considerazione.
Da bambini il nostro viso è al cielo a dare un nome e una forma alle nuvole, in basso ad osservare le gallerie negli alberi alla ricerca di spiriti e folletti o tutto ciò che può catturare la nostra immaginazione. A volte - e di certo lo si è fatto tutti - ci si ritrovava a mettersi a testa in giù per osservare le cose al contrario come se questo potesse fornirci una visione diversa del mondo.
Ed in effetti era proprio così.
La magia con la crescita sparisce - non in tutti ma in molti - e di capovolgerci, di strisciare alzarci e fantasticare o non se ne ha più il tempo o non se ne ha più la voglia.
Vuoti a perdere è un gioco di prospettive, punti di vista e pessime figure alla ricerca di nuovi spunti, nuove idee e un nuovo - e vecchio - modo di vedere le cose.
Sono nata in una caldissima domenica di agosto del 1992 sopra le colline di Firenze ma sono cresciuta ben più in basso a pochi minuti dalla grande cupola, dal battistero, dal ponte vecchio e dalla folla di turisti. Appassionata di arte, cinema e letteratura sin da piccola ma sprovvista dei mezzi per coltivare gran parte delle mie passioni la fantasia è stata elemento essenziale per nutrire le mie necessità artistiche.
Vecchie scatole da scarpe si sono trasformate in camere oscure, in macchine fotografiche improvvisate e, talvolta, perfino teatri.
Ecco che inevitabilmente crescendo sono divenuta scenografa, fotografa e spesso anche scrittrice. In fondo, se non si hanno i mezzi basta costruirseli giusto?
Tra progetti falliti miseramente, set costruiti e grandi collaborazioni sono infine tornata a riscoprire la mia città con una certa curiosità.
Abbassandomi, alzandomi e mettendomi perfino a testa in giù per trovare una nuova città sotto gli occhi di tutti ma invisibile a molti.
