Descrizione Opera / Biografia
Nel vocabolario nautico, opera morta indica la porzione dello scafo che emerge dall’acqua. Opera viva, al contrario, è quella parte che rimane totalmente immersa in acqua e che conferisce equilibrio e stabilità all’imbarcazione. Opera morta, dunque, perché l’opera è l’immagine fissa di una riflessione aperta che si manifesta durante il processo pittorico stesso: il contatto con la materia, la forma e il colore, che rivelano di volta in volta la loro natura, pone la necessità d’ un tempo di ascolto e di contemplazione. Il procedimento di sovrapposizioni e velature restituisce una dimensione temporale stratificata che rimanda ad un’atmosfera in cui distinto e indistinto vanno a confondersi. La suddivisone geometrica dello spazio non vuol essere soggetto della ricerca ma semplicemente espediente attraverso cui sperimentare le possibilità offerte dal ritmo, dalla ripetitività, dai contrasti e degli equilibri.
Silvia Faresin nasce a Schio, Vicenza, nel 1993. Nel 2018 consegue il Diploma di primo livello in Arti Visive, indirizzo pittura, all’Accademia di Belle Arti di Venezia. È attualmente iscritta al Biennio Specialistico, corso di Pittura del Professore Carlo Di Raco, presso la medesima Accademia.
2018
Opera prima, mostra collettiva a cura di Paola Bristot, Studio Tommaseo, Trieste
2017
101ma Collettiva Giovani Artisti Fondazione Bevilacqua La Masa, Galleria di piazza San Marco, Venezia
Laboratorio aperto, workshop di pittura e disegno, a cura di Carlo Di Raco, Miriam Pertegato e Martino Scavezzon, Capannone 35, Forte Marghera
2016
Laboratorio aperto, workshop di pittura e disegno, a cura di Carlo Di Raco, Miriam Pertegato e Martino Scavezzon, Capannone 35, Forte Marghera