“COGITO ERGO SUM”
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Biografia:
L’ indagine di Simona Galeotti (Torino 1966) non riserva solo alcuni aspetti dell’ esistenza come “esperire” ma ciò che essa lascia come traccia (storia). Una ricerca estetica ossessiva sulle azioni umane, sulla coscienza e sul pensiero antropocentrico. La sperimentazione continua e l’ uso dei vari medium artistici rendono eclettici i vari progetti che ha esposto negli anni. Il denominatore comune è la memoria, il Genius loci del cuore. Gli incontri con i MAESTRI Nicola Maria Martino, Ottavio Mazzonis, Gustavo A. Rol ed Ezio Gribaudo, iniziatori di una nuova consapevolezza artistica e poetica. Per la formazione fotografica il prof. Giorgio Avigdor ed il fotoreporter Giò Palazzo. Laureata con lode all’ Accademia delle Belle arti a Torino, Simona Galeotti ha sempre partecipato ad eventi di arte contemporanea: 2017 “Paranormal – Tony Oursler Vs Gustavo Rol” Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli: Pubblicato acquerello sul catalogo a pag.164, ”To Repel Ghosts” GuidoCosta Project.
Informazioni sull’opera: «C’è per l’artista un’idea più misteriosa dell’immagine con cui la natura si rispecchia nell’occhio di un animale?» (Franz Marc). Cogito Ergo Sum è un manifesto di stampo concettuale ma nel contempo la sua natura provocatoria evidenziata dalla scritta street art (come fosse un intervento esterno all’ opera) lo rende necessariamente urbano e popolare. Il progetto Cogito Ergo Sum richiede un elaborazione collettiva trasversale e multidisciplinare attraverso mostre, workshop, tavole rotonde, talk, o altre forme di espressione da definire in corso d’opera. Sebbene già da molti anni gli scienziati abbiano dimostrato che gli animali pensano e provano emozioni (art.13/2007 Trattato di Lisbona), oggi è ancora troppo diffuso un approccio avido e spietato nei confronti della natura, complice una sorta di sordità morale alla sua sofferenza. Il progetto tecnicamente consiste in ritratti fotografici che catturano il momento in cui l’animale appare sovrappensiero o in atteggiamenti in cui risulta esplicito che stia pensando. Il messaggio artistico diventa provocazione e si fa ossimoro nel momento in cui appare la scritta “Cogito Ergo Sum”. Ed è proprio il sillogismo cartesiano – con cui il filosofo Cartesio (1596-1650) sosteneva la certezza indubitabile che l’uomo ha di se stesso in quanto soggetto pensante – a diventare la bandiera che lo assimila a ogni altro animale, rivoltandosi così verso il suo stesso autore, il quale con atteggiamento specista torturava cani affermando che i loro lamenti erano paragonabili al cigolio di una macchina, negando dunque che fossero segno di sofferenza. Sconfiggendo la contrapposizione tra uomo e animale, il progetto COGITO ERGO SUM si prefigge di produrre nelle coscienze umane il superamento del pensiero antropocentrico e crudele di Cartesio e di riformare concetti che da troppo tempo sono radicati nella maggior parte di noi, creando infine le condizioni culturali per un’alleanza tra tutti gli esseri viventi.