Premio Combat Prize

Toni Alfano - Premio Combat Prize

OPERA IN CONCORSO | Sezione Pittura

 | Phenomenologies

Phenomenologies
descialbo, carboncino e bitume su intonaco, telaio legno
100x100

Toni Alfano

nato/a a
residenza di lavoro/studio: Monteriggioni - Loc. Scorgiano-casole, ITALIA


iscritto/a dal 04 mag 2018

http://www.tonialfano.it


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descialbo, carboncino e bitume su intonaco, telaio legno
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descialbo, carboncino e bitume su intonaco, telaio legno
100x100

 | Phenomenologies (details)

Phenomenologies (details)
descialbo, carboncino e bitume su intonaco, telaio legno
varie

Descrizione Opera / Biografia


DESCRIZIONE:
PHENOMENOLOGIES è una ricerca che indaga la memoria e quanto essa determina l’identità delle persone.
È una ricerca pittorica fortemente influenzata dalla mia esperienza di lavoro in un centro di cura per la sindrome di Alzheimer; un luogo chiuso/protetto dove la vita quotidiana è un riflesso costante di memorie arcaiche mentre il presente è completamente irrilevante ai fine della determinazione del sè.
Dove le uniche prove della propria esistenza sono memorie frammentate, sorrisi materni, baci rubati, amici d’infanzia ormai dimenticati.
L’elemento pittorico alla base della mia ricerca artistica è archeologico, anch’esso subordinato alle leggi del tempo: ho usato la tecnica “descialbo”, che nel contesto del restauro antico significa letteralmente “strappare via”, togliere lo strato pittorico dall’intonaco con un martello, una spatola o un bisturi.
I dipinti vengono realizzati su telaio di legno e cartone, ricoperto da uno strato sottile di cemento. Una lenta stratificazione di pittura a tempera bianca e colorata ricrea l’effetto di un muro ipoteticamente ritinteggiato nel corso di decenni.
La figura viene realizzata a carboncino e velature di bitume.
L’ultimo processo è quello del “descialbo”, la parziale distruzione e crepatura della superficie, ad interpretare l’azione del tempo e dei fenomeni atmosferici nonchè la perdita e ridefinizione costante della propria identità.
Nietzsche scriveva (Sull’utilità e il danno della storia per la vita, 1874) che troppa memoria ci rende dipendenti dal passato e inibisce la capacità di creare qualcosa di “nuovo”.
La memoria ha valore solo se serve a qualcosa, se favorisce l’unica cosa che dà senso alla vita: la creazione artistica.
Ecco che allora cancellare, distruggere ma anche saper reinterpretare il proprio passato, acquisisce un senso e pone le basi sulla costruzione di qualcosa di “nuovo”.
BIOGRAFIA:
Toni Alfano nasce a Milano nel 1977.
Vive e lavora a Monteriggioni, Siena.
Dopo gli studi in graphic design lavora come creativo in ambito pubblicitario e parallelamente si dedica alla pittura.
Nel 2006 si avvicina all’Art Brut, influenzato dall’opera dell’artista Jean Dubuffet e dai fenomeni di arte spontanea, nata dal disagio e dall’isolamento. Da questa esperienza matura l’interesse per le arti nella relazione d’aiuto. Progetta e conduce percorsi espressivo-riabilitativi per utenti anziani con demenza e malattia di Alzheimer. Realizza percorsi di stimolazione multi-sensoriale con persone in stato vegetativo e di minima coscienza e conduce percorsi espressivi in Hospice nell’ambito delle cure palliative.
Nel Settembre del 2014 pubblica la novella grafica POMPEI per la Neo Edizioni, che propone una narrazione del percorso di ricerca di sé attraverso i codici espressivi dell’arte e del processo creativo.
Espone a LUCCA ART FAIR 2018, SETUP+ 2018 Bologna, AFFORDABLE ART FAIR 2016 Brussels, INCONTEMPORANEA 2009 Borsa di Milano, PROFILO ARTE 2008 Museo Permanente di Milano.