Absentia
installazione, sedie, lana, carbone, gesso, crine, terra.
400x100x120
Acque senza sponde
paperart, 100 m carta whenzou, frottage acquerellato su carta hahnemuhle, supporto metallico in ferro, 120 giorni di esecuzione. 2018
400x300x800
e delle Parche il canto.
installazione, gruccia in legno, ceramica, 90 giorni di esecuzione. 2018
70x100x30
Absentia Sedie, lana, gesso, carbone, terra, crine vegetale. Dimensioni variabili. 2016Lana come madre, abbraccio e abbandono. Crine come profumo intenso, memoria. Carbone come lavoro, mani forti. Gesso come polvere, tempo e trascorso. Sedia come assenza, figlio perduto.L’installazione è composta di sei sedie vecchie, sfondate, che ormai appartengono al secolo passato, quello dei nostri nonni. Sopra ogni sedia è stato versato un materiale diverso a rappresentare l’anima della persona che in vita l’ha utilizzata. I materiali scelti sono lana e crine di materasso in memoria delle nostre nonne che d’estate erano solite ridare freschezza ai materassi aprendoli, svuotandoli e lasciandoli al sole; terra che rimanda al lavoro nei campi svolto spesso dall’intero gruppo familiare; gesso in polvere, materiale usato dai manovali, lavoro che veniva svolto dai ragazzi di 13-16 anni; carbone ottenuto dalle potature delle viti nei campi fatte poi bruciare nelle carbonaie.La sedia piccola racchiude anche in sé un elemento biografico. Appartenuta ad un bambino, richiama alla memoria la perdita di un figlio e la lana è la madre che lo abbraccia. Mia nonna ha avuto 7 figli. Uno di loro è morto a 8 anni, per lui il tempo si è fermato. Quella sedia rappresenta lo zio che non ho mai conosciuto.L’installazione evidenzia l’assenza della fisicità: l’artista porta in scena l’anima, l’essenza delle persone che hanno occupato quelle sedie. Il loro corpo è sostituito da lana, gesso, carbone.. poiché né nel ricordo personale né nell’operazione artistica esso rinasce, anzi la sua impercettibilità è evidenziata dall’opera stessa.Maria Giovanna Morelli coniuga diverse tecniche, dalla pittura più tradizionale al video. Realizza scenari che prendono vita nello spazio con cui si confronta. Recupera oggetti e vecchi ricordi che riassembla e trasforma in composizioni cromatiche ed installative. La sua formazione in ingegneria edile-architettura la porta a relazionarsi con lo spazio e con l’ambiente a disposizione, cucendone sopra l’allestimento. Nel 2019 partecipa alla mostra Arte Laguna con l’opera ”Acque senza sponde” e a Paratissima Art Talents con l’opera ”Absentia”. Nel settembre 2018 mostra personale “Figure del vuoto” presso Chiesa in Albis, Russi RA.Nel 2018 espone presso la Galleria SanteVincenzi2 come Collettivo Instabile Morelli Mazzesi in occasione di Art City Bologna nella mostra “Merzbau”, a cura di Giulia Marchi per SiFest. Espone al SIFest OFF 2017, ad ARTROOMS Londra. Dicembre 2017 selezionata per il workshop JUST IMAGE a cura di Michela Eremita, con Maurizio Guerri, per il Museo di Santa Maria della Scala di Siena.Finalista al “Premio Arte Laguna 2017” ed espone all’Arsenale di Venezia con l’installazione “Absentia”, partecipa ad AAF Milano, AAF Hamburg. Finalista al Premio Arte nel 2015 con un lavoro pittorico. Una delle sue opere fa parte della collezione del MiM Museum in Motion ospitata presso il Castello di San Pietro in Cerro. Espone a Bagnacavallo all’Antico Convento di San Francesco e al Museo delle Cappuccine, a Forlì all’ Oratorio di San Sebastiano.