Artwork description / Biography
Descrizione opera
E’ il ritratto astrologico di Jean-Michel Basquiat (1960-1988) pittore graffitista americano, che dalle strade di New York (Soho, East Village) arrivò alle migliori gallerie di tutto il mondo, star celebrata con quotazioni inimmaginabili. “Spinto da una fame insaziabile di riconoscimenti, fama e denaro, continuamente dibattuto tra manie di grandezza e una timidezza insuperabile, tormentato dal dubbio e da impulsi autodistruttivi, Jean-Michel Basquiat morì per overdose, appena ventisettenne” (Leonard Emmerling).
L’Artista è ritratto seduto, gambe accavallate con la caratteristica capigliatura, davanti a un particolare di un suo quadro (Arroz con pollo, 1981).
In alto a sinistra, Basquiat pone amichevolmente una mano sulla spalla di Andy Worhol, pittore della Pop-Art, mentre alle loro spalle è in arrivo un angelo che suona la tromba della gloria tenendo una corona di ulivo. L’incontro fra i due determinerà la fortuna artistica di Basquiat, facendolo conoscere al grande pubblico.
Biografia
Alessandro Angeletti nasce a Roma, si iscrive nel 1963 al liceo artistico di via di Ripetta, nel quale ha avuto, tra gli altri, come insegnanti Lorenzo Gigotti, Diego Pettinelli e Franco Cannilla.
Conseguito il diploma di maturità artistica, ha frequentato successivamente la facoltà di Architettura.
Ha tenuto mostre personali e partecipato a rassegne e collettive fin dagli anni ’70.
Si sono occupati del suo lavoro Dario Micacchi, Giorgio Falossi, Laura Turco Liveri, Mario de Candia, Paola Giorgi, Pino Amatiello.
Il lavoro attuale si avvale degli studi di astrologia iniziati alla fine degli anni novanta con la scoperta personale del linguaggio astrologico.
Come scrive Caterina Brazzi Castracane: “La pittura di Alessandro Angeletti mostra una natura ancestrale, primitiva, da guardarsi con la lente dell’intuizione prima che con quella della conoscenza. Le sue cascate di colori servono ad attrarre; lo sguardo si posa, il cervello si interroga e il cuore sente. Solo a quel punto si palesano i di-segni, un fraseggio raffinato dell’artista, da leggersi in sezioni, come strisce di fumetto, e capace di raccontare, con parole non parole, il destino astrologico di personaggi e grandi rivoluzioni. Come nelle pitture rupestri e poi, molto tempo dopo, nei grandi murales dell’arte contemporanea, nei quadri di Angeletti i simboli giocano il doppio ruolo di significante e significato, esteticamente idonei per essere ammirati e densi di senso per essere letti. Così la sua pittura si trasforma in racconto, di vita, di luoghi, eventi e situazioni, il tutto trascritto e leggibile nei dettagli dipinti”.