Descrizione Opera / Biografia
Titolo
” Fragile Babilonia”
“Le parole, infatti, separano e congiungono più dei corpi e, con la loro capacità di allontanare e riavvicinare, concedono all’amore il suo tempo, che è quello di esistere solo nel ”non ancora”. Umberto Galimberti
Concetto
“Fragile Babilonia” è un’installazione che può’ essere realizzata in modalità partecipativa, di misure variabili, formata da un accumulo di 4000 elementi metallici disposti in un reticolo di grafemi. Partendo da una riflessione sul linguaggio e sulla natura ambigua delle parole, nasce un “tappeto linguistico” frutto di automatismi meccanici e umani. Un riflesso della cultura mutevole e dinamica dell’era contemporanea che ci parla con il linguaggio della contraddizione. Le parole che “dicono” nascondono mentre quelle che nascondono sono proprio quelle che rivelano. Ogni elemento è generato da una graffatrice che “spara” le sue graffette su un sasso. Con il lento consumarsi della pietra ad ogni colpo muta la superficie su cui impatta la graffetta, che in modo casuale assume forme sempre diverse. Lo scopo della graffatrice è ancorare una superficie ad un’altra ma il tentativo ossessivo di unire la cambretta con il sasso genera un fallimento. L’impatto infatti deforma il metallo generando dei simboli unici che sono raccolti e disposti come nella pagina del quaderno di un bambino che sta imparando a scrivere. Con gli scarti ottenuti si ottengono delle lettere, dei vagiti primordiali. In un mondo in cui siamo sommersi da informazioni e i mezzi di comunicazione proliferano, rischiamo di naufragare in una solitudine esistenziale, incapaci di comprenderci in una sorta di “Babilonia contemporanea”.
Biografia
Angelo Demitri Morandini nasce a Trento nel 1975, è un artista visuale concettuale. Vive e lavora a Caldonazzo (Trento). Consegue la laurea magistrale presso l’università di Filosofia di Verona nel 2005. Nello stesso anno conosce l’artista concettuale Diango Hernàndez e da qui comincia a maturare il suo interesse per l’arte contemporanea. Negli anni seguenti approfondisce tematiche sul linguaggio attraverso l’arte digitale. Durante gli eventi paralleli di Manifesta 7 espone il suo primo lavoro di video-arte. In seguito lavora per molti anni con l’arte digitale. Negli anni successivi la ricerca di Morandini indaga il rapporto tra gli strumenti della scrittura e il loro normale utilizzo, alterandone l’equilibrio e le funzioni per creare sintonie o dissonanze concettuali. Attraverso l’accumulo e l’ossessione la sua pratica artistica diventa una cassa di risonanza in cui oggetti di uso quotidiano o dallo scarso valore poetico trovano eco e ascolto. Approfondisce i suoi studi con Pietro Iusti e Alberto Garutti e si interessa all’arte relazionale cominciando una ricerca sulla “geografia” delle relazioni con il progetto “le tele sociali”. I suoi lavori sono presenti in collezioni pubbliche quali il “Parco di Ledro Land Art” Ledro (Trento) , nel “Centro de Interpretação do Carvalho de Calvos” in Portogallo e in collezioni private a Trento, Rovereto e Düsseldorf. Mostre e progetti recenti includono: 2020 Pergine Valsugana, Galleria Contempo (contempoLab), “Addentro”, Progetto curatoriale simulacrum, direzione artistica D. Bulart. 2018 Trento, Parco delle Albere, “Il Germogliatore”, cura di A. Casagranda in collaborazione con il Mart di Rovereto. 2015 Riva del Garda Trento, MAG (Museo Alto Garda), Der Blitz, “I TRY TO DRAW A FLIGHT”, a cura di F. Mazzonelli, video installazione.
Angelo Demitri Morandini è rappresentato dalla Galleria Contempo