OPERA IN CONCORSO | Sezione Scultura/Installazione

 | Random Area

Random Area
acrilico, legno
200x200 cm (4 pannelli da 100x100 cm ) spessore 10 cm

SOS

nato/a a SAN VITO AL TAGLIAMENTO
residenza di lavoro/studio: Gruaro, ITALIA


iscritto/a dal 27 apr 2020

https://www.simonostansimone.it/


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acrilico (uniposca), legno
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 | Random Area

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acrilico (uniposca), legno
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Descrizione Opera / Biografia


Da sempre interessato alla comunicazione, Simon Ostan Simone orienta la sua formazione alla grafica pubblicitaria, attività che esercita e che segue la sua crescita d’artista lasciandogli, come eredità, una certa attenzione per l’immediatezza e la leggibilità dell’immagine, unita ad un sottile studio dell’effetto finalizzato alla chiarezza ostensiva del messaggio. Video, performance, dj editing, fotografie sono caratterizzate dalla ricerca di un linguaggio «manifesto» e al tempo stesso «personale» che si basa sulla riprogrammazione degli usi e costumi tradizionali. L’operare come “Artista comunicatore”, l’ha portato a sviluppare diversi progetti artistici tra cui: Anime, Progetto T-neo, Without land in collaborazione con diversi enti e istituzioni, ha partecipato inoltre all’ottava biennale di Berlino nel 2014 e alla 15a Biennale d’architettura di Venezia nel 2016. Le sue opere sono presenti in numerose collezioni pubbliche e private a Marrakech, Tolosa, Shanghai, Roma, Milano, Torino, Venezia, Udine, Brugges.
Descrizione opera:
L’opera che presento all’edizione 2020 del vostro premio fa parte del mio ciclo ”random painting”. In questo ciclo continuo ad esercitarmi sul ”togliere la mano dell’artista”, mantra che ha caratterizzato tutta la carriera di John Baldessari. Ho iniziato questo gesto concettuale qualche anno fa con diverse azioni tra cui:
Russoliana https://www.youtube.com/watch?v=drfwj538il0&t=12s
Russoliana2 https://www.youtube.com/watch?v=5uuPSkuusDg&t=3s
In questo nuovo progetto utilizzo delle macchine di uso comune (aspirapolvere robot, tripodi) private della loro funzione originale e adattate a produrre un segno. Il risultato finale si presenta come un agglomerato di linee colorate, piacevoli nella loro geometria non euclidea. Le macchine in questo caso rendono l’opera priva di vita e rappresentano solo un pretesto per parlare di concetto: quale?
Ecco le interpretazioni di Giuseppe Siano (https://contrastoevoluto.blogspot.com/2019/09/il-nuovo-universo-dellinformazione.html) e Boris Brollo (https://www.julietcloudmagazine.com/la_complessita_della_biografia.html).