Descrizione Opera / Biografia
STATEMENT
La mia ricerca nel campo delle arti visive ha come oggetto un’idea di paesaggio che non è rappresentazione del mondo, ma un tentativo di dipanare, attraverso il linguaggio della pittura, il racconto di un possibile universo interiore.
Nel mio processo creativo non c’è una destinazione predeterminata, un’immagine ideale a cui tendere attraverso un progetto dettagliato. È un processo lento, basato su una progressiva sovrapposizione di livelli pittorici differenti che danno forma alla scena in modo non preordinato, come una sorta di orogenesi del paesaggio, e in cui inserisco la presenza umana per evocare una dimensione narrativa.
Le singole opere si configurano come tappe di un viaggio attraverso i territori estranei, talvolta ostili, della pittura: un viaggio inteso come momento di ricerca e di smarrimento personale.
Nel dipinto “Oblìo” una sagoma azzurra cammina al di sopra di un magma oscuro che si ritrae per effetto della bassa marea; più in basso spuntano le tracce di quello che pare essere uno scavo archeologico: è il simbolo del passato, di ciò che rimane latente, nascosto alla coscienza, ma pronto a riaffiorare in qualsiasi momento, a dispetto del desiderio di ognuno di affrancarsi da ciò che è stato.
BIOGRAFIA
Andrea Palamà è nato a Cittiglio (VA) nel 1979. Ha studiato Pittura all’Accademia di Belle Arti di Lecce, dove ha conseguito il diploma nel 2004. Tra il 2005 e il 2006 ha svolto uno stage formativo nell’atelier di Jörg Immendorff a Düsseldorf. Vive e lavora a Torino.
Dal 2009 ha preso parte a diverse mostre collettive in spazi pubblici e privati ed è stato tra i finalisti del Premio Combat e del Premio Opera