Ho intitolato ”Love Objects” un gruppo di piccole sculture fatte di materiali e tecniche varie raffiguranti scarpe dalle forme di animali. È stato dimostrato che le scarpe, oltre a svolgere una funzione pratica sono effettivamente uno specchio della personalità. Ho usato questo linguaggio dove parlo di persone attraverso gli oggetti che scelgono, perchè è un modo di comunicare inconscio. Nel mio lavoro, mi occupo di indagare gli aspetti riguardanti l’evoluzione del genere umano a partire dalle capacità di problem solving a quelle di relazione.
L’intento è sempre quello di sintetizzare in figure essenziali concetti per loro natura complessi.
In ”Love Objects” voglio sottolineare il concetto di pluralità. Ovvero di tutte le differenze che caratterizzano ogni individuo, che non siamo abituati a considerare, per questioni di semplificazione. Per poter comprendere e discernere abbiamo la necessità di raggruppare e classificare coloro con i quali ci relazioniamo.
Con questa installazione appunto voglio sottolineare le diverse caratteristiche degli individui, attraverso materiali tecniche e forme che definiscono le sculture di tutta la composizione.
L’elemento artigianale vuole evidenziare la capacità creativa presente in ognuno di noi,
le fattezze animali di questi oggetti, indicano la natura istintiva e la vicinanza con il mondo animale.
Ho iniziato il mio percorso artistico con una produzione di dipinti e sculture con uno stile minimale e caratteristico del design industriale, estendendo la mia ricerca anche ad altri linguaggi.
L’iter scolastico che ho seguito comprende il Liceo Artistico prima, l’Accademia di Belle Arti di Napoli poi.
Ho partecipato a varie mostre collettive e personali che mi hanno aiutato a dare una direzione più precisa al mio lavoro, grazie allo scambio avuto con il pubblico durante le esposizioni.
Nei primi lavori artistici si possono intravedere varie forme di sperimentazione volte alla ricerca di una espressività nuova che caratterizza il mio modo di fare arte: molto essenziale e diretto, come afferma un mio estimatore, …la tua sublimazione grafica persegue la via del “suggerire, non descrivere”.
Ho osservato e costantemente osservo, traendo spunto per la mia evoluzione artistica, le opere di vari artisti non mancando di rivolgere l’attenzione anche al panorama artistico internazionale. In particolare, ho studiato ed assorbito il pensiero e le idee provenienti dagli ambienti dell’arte “Pop” e quella “Minimal” e degli artisti inglesi degli anni 90/2000.