Descrizione Opera / Biografia
Un’improvvisazione sonora è stata registrata sul legno. Non si tratta della trascrizione di una registrazione sonora trasferita nella terza dimensione attraverso la materia. La lavorazione del legno si configura come la registrazione stessa di un suono/di una composizione/di un qualcosa di sonoro.
Registrazione è la scultura di una forma d’onda forse in attesa di essere interpretata.
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Francesco Piva
Nato a Venezia (1991) dove vive e lavora. Nell’anno 2016 si laurea in Nuove Tecnologie dell’Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia. Negli anni della formazione sperimenta diversi linguaggi dell’arte contemporanea realizzando progetti fotografici, video, installazioni site-specific e installazioni sonore. Inizia così a indagare il paesaggio urbano, quello virtuale e digitale della rete e gli strumenti tecnologici del nostro tempo. Attualmente si dedica allo studio del paesaggio sonoro e a diverse pratiche e sperimentazioni con il suono.
Nell’agosto 2020 prende parte al progetto di residenza In-Edita - Art Studios DEDALO, a cura di Venice Galleries View presso Forte Marghera (VE), a seguito del quale inizia a collaborare con la galleria Marina Bastianello Gallery, Mestre (VE).
Da dicembre 2020, insieme a Eva Chiara Trevisan, lavora presso lo studio Temporaneo, spazio nato dalla collaborazione tra Marina Bastianello Gallery e M9-Museo del ‘900 e situato all’interno del Polo M9 stesso, Mestre (VE).