Descrizione Opera / Biografia
Quest’opera nasce da una sensibilità e riflessione personale sul cambiamento drastico che l’uomo ha portato alla quasi totale distruzione di madre terra, prosciugando persino le lande desolate, senza nessun rispetto ad essa, madre di tutto.
L’uomo, ormai ingannato da poteri e forze superiori, è obbligato a sottostare ad un sistema di vita, ormai incontrollato, dipendente dalle risorse primarie, senza avere coscienza di un futuro non futuro ormai vicino ad un collasso globale climatico e dell’estinzione della specie animale.
L’orso rappresenta quell’ultimo grido della natura cercando di avvertirci della pericolosità a cui stiamo andando incontro.
Esso è posto su una forma poligonale caratterizzato da una prospettiva ingannevole di colore nero e rosso, ricordando un iceberg in scioglimento e alla deriva. Il nero simboleggia la cattiveria umana, come un buco nero che risucchia qualsiasi forma intorno a se, mentre il rosso rappresenta il sangue sparso per questo nostro egoismo.