Descrizione Opera / Biografia
Le stelle scintillavano sul loro capo, e attorno non si udiva altro che il muggito delle onde che si perdevano verso orizzonti sconfinati. Addio, dolce melanconia del tramonto, ombre discrete e larghi orizzonti solitari del paese. Pietà di me, o Dio, nel tuo amore: nel tuo affetto cancella il mio peccato, purificami da ogni mio errore. Quello che è male ai tuoi occhi, io l’ho fatto.
La voce del predicatore saliva trionfante come un inno, modulava i pensieri e le aspirazioni di tutte quelle donne tentate e sbigottite dal mondo, andava a ricercare le più intime fibre dei cuori che faceva palpitare avidamente, aveva tutti gli slanci, le trepidazioni, come dei sospiri d’amore e d’estasi, e facevano intravedere quasi un balenio d’ali iridescenti, dei brividi di carni che passavano fra nuvole trasparenti, in ampie distese color di cielo e color d’oro. Occhi luminosi, pieni di visioni celesti, il viso ascetico, immateriale, i capelli giovanili, e la mano che pareva stendersi verso le peccatrici, per sollevarle al cielo in un amplesso di perdono e d’affetto, dopo aver sentito palpitare la tentazione, e i fremiti e le ribellioni della carne.
Non fu trovata menzogna sulla loro bocca: sono senza macchia.
La terra decade e scompare. Si fa cielo.
__________________________________________
Giuseppe Anthony Di Martino nasce a Ragusa nel 1995. Lavora a Bologna dal 2014 dove si forma presso l’Accademia di Belle Arti e intensifica la sua produzione artistica. Tramite la sua ricerca si ritaglia un posto di rilievo tra i giovani artisti in ascesa nel panorama del capoluogo emiliano. Il suo lavoro è un continuo divenire, una continua ricerca in cui l’immagine fotografica diventa un pretesto per un ipertesto. La fotografia come mezzo espressivo privilegiato ma anche video, foto dipinte, libri d’artista e installazioni ne rendono variegata la produzione. Le sue immagini portano ad un’esperienza chiarificatrice sui temi della casa e della dimensione folclòrica. Una esplicazione di concetti, il ricordo vivo di un’arte sacra, elevata e sospesa nella sua dimensione più intima, l’esatta fattezza dei soggetti e, quando necessaria, la privazione del rapporto figura – sfondo. Espone il proprio lavoro in mostre personali e collettive in Italia e all’estero. La frequentazione con Cecilia Matteucci Lavarini lo avvicina all’opera lirica. Nel 2020 è cofondatore di gruppo MAGMA, collettivo artistico che lavora nell’ambito delle arti visive e performative. Tra le varie collaborazioni artistiche, Giuseppe Anthony Di Martino vanta nomi di fama internazionale tra cui Nino Migliori, Sissi, Lucy e Jorge Orta, Christian Boltanski.