Descrizione Opera / Biografia
La rielaborazione della memoria è solo uno dei moventi che spingono Mara Palena ad iniziare un lungo processo, potenzialmente infinito, che prende il titolo di ”Oikeiôsis”: un’antica parola greca, usata per indicare la realizzazione di sé attraverso la conoscenza dell’lo interiore. Le immagini analogiche, prodotte dall’infanzia dell’artista sino ad oggi subiscono una continua alterazione che sembra essere regolata da uno stato di coscienza a volte fragile e malinconico, a volte romantico, a volte tagliente,
quasi violento, mai afferrabile. Alterazioni simili a frequenze, che regolano ii tono della nostra percezione del reale e la sua trasposizione estetica; frequenze che vibrano in presenza del ricordo, che permea ogni corpo; un corpo fatto di corpi che a loro volta permeano ogni spazio. Passando attraverso la folla di un rave, in cui a stento si riconoscono i profili umani, lo spettatore si ritrova come all’interno di un grande apparato cardiaco, che pulsa attraverso le immagini ed i suoni di un diario.
“Oikeiôsis è un termine introdotto dai filosofi stoici (ca. 300 a.C.) per indicare la realizzazione, il fine ultimo degli esseri viventi. Secondo gli stoici è la conoscenza del proprio io, tramite la synaesthesis, ovvero la percezione interna. Grazie a questa conoscenza di sé, secondo gli stoici, gli esseri viventi
possono volare, nuotare, muoversi senza che nessuno l’abbia mai insegnato loro. In esso sono dunque racchiuse la forza, la salute, la bellezza, le funzionalità del corpo, così come anche l’amore per la propria specie e la propria comunità.”
Il lavoro sonoro è il risultato della rielaborazione di registrazioni audio, conversazioni e brani musicali registrati negli anni dall’artista e rielaborati; suoni rovinati dal tempo, memorie musicali in dissolvenza.
Testo Matilde Scaramellini
Suoni composti da Donato Panaccio.
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Mara Palena (nata nel 1988) vive e lavora a Milano. La sua estetica è fortemente influenzata dalla sua formazione nel settore della moda, dove ha lavorato per i più influenti Fashion Stylist dell’industria, ma nello stesso tempo ha rappresentato un passaggio, per avvicinarsi a qualcosa di diverso. Attraverso ii mezzo fotografico studia ii tema del ricordo e dell’identità. II suo lavoro ha quasi sempre carattere installativo ed esplora l’utilizzo di diversi media. Il suo lavoro è stato esposto in diverse mostre collettive, la sua prima mostra personale è stata ospitata da Twenty14 nel 2016. Il suo lavoro è stato selezionato ed esposto durante LA Photomonth 2017 e Lucie Foundation Los Angeles. Oikeiôsis è stato presentato nel 2020 con una mostra personale tenutasi presso Pananti Atelier curata da Twenty14.