Il lavoro dell’artista cubano Ronald Vil esplora la questione dell’identità da una prospettiva molto personale. Le sue immagini, come ”scene domestiche”, ci rimandano al processo della memoria come parte indispensabile della crescita individuale. I momenti vissuti si ancorano alla memoria per formare un’immagine in più nel grande mosaico di evocazioni che ogni individuo porta con sé; un collage di momenti dove senza dubbio lo spazio domestico si posiziona come generatore per eccellenza di memorie vitali.
Ronald ci presenta immagini caotiche, ambigue, surreali, perché è proprio così che arrivano i ricordi del passato: mescolati e pieni di stranezza. L’atemporalità delle opere porta le loro storie a trascendere il quadro personale per connettersi con la realtà di ogni spettatore. La memoria individuale diventa allora parte della memoria collettiva, e le sue fotografie finiscono per essere portatrici dell’identità di un’intera società, che rivive nei suoi ricordi innumerevoli momenti di nostalgia e felicità.