Descrizione Opera / Biografia
Il lavoro fa parte di una ricerca che cerca di indagare il vedere e la modalità di creazione e percezioni delle immagini.
La vista è una delle caratteristiche dell’essere umano attraverso cui
vengono messi in relazione un sé e un altro da sé (individuo/società, io/tu, interno/esterno); questo altro è sempre diverso per ciascuna persona che guarda: l’ambiente di X infatti contiene Y, ma questo ambiente sarà a sua volta diverso dall’ambiente di Y (anche se contiene X). “L’ambiente” diventa in questo caso lo sguardo. Le cose che vediamo, che entrano
nei nostri occhi, non sono le cose effettive, ma le immagini delle cose, la loro patina più esterna che diventa superficie di percezione, relazione e scambio, da cui partire per creare altre immagini.
I disegni raffigurano i frutti di due alberi (una tilia e un salicone) realizzati a partire dall’osservazione diretta e dallo studio delle loro tavole botaniche, su cui ho poi agito per manipolazioni successive.
Decontestualizzate, ingrandite, rese con tinte artificiali, queste infiorescenze non appartengono più al mondo naturale, diventano un altro da sé senziente, dotato di un accesso indipendente al mondo circostante e di un proprio sguardo, attraverso cui raccogliere le immagini delle cose con cui entrano in relazione. Ciascuna forma incarna così la stessa dualità già presente in altre forme, ovvero sia soggetto osservante che oggetto osservato, in un continuo e reciproco scambio con l’esterno.