Descrizione Opera / Biografia
l ciclo “Deserti” si sviluppa come una serie di lavori a parete e nasce da un’indagine sull’”ozio”.
Il lasso di tempo in cui rimango seduto a “non-agire” sul divano dello studio, viene cronometrato e convertito in mq di ovatta sintetica.
Monitorare questa specifica quantità di tempo muove riflessioni attorno alla tendenza diffusa di sovraccaricare di impegni più o meno fittizi il tempo di una giornata.
L’ovatta, materia altamente diffusa all’interno delle abitazioni, diventa così pretesto per censire tempo e peso del corpo.
Su queste porzioni di materia rielaboro stratificazioni monocrome che subiscono un processo di compressione all’interno di uno spazio delimitato da reti metalliche.
Biografia
Alessandro Costanzo (Catania, 1991) vive e lavora in Italia e Belgio. Ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Urbino e conseguito il diploma di secondo livello in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Catania. Opera con fotografia, video, disegno, pittura e ceramica. La sua esplorazione concentrata sull’azione che il tempo esercita sulla materia si compie spesso in ambito installativo. Mostre personali: 2021, Accumulare il deserto, testo Lorenzo Madaro, On the Contemporary, Catania; 2019 En courant me reposer, Musumeci Contemporary, Bruxelles; 2018, La sostanza del ricordo, con Andrea Cereda, cura Matteo Galbiati, Galleria Bonioni, Reggio Emilia. All’ombra del gelso in fiore prima che i frutti macchino, cura Emmanuel Lambion, Rosa Anna Musumeci e Philippe Terrier-Hermann, Villa Iblea, Modica; 2020, Rea Fair, Fabbrica del Vapore, Milano; Premio Combat (finalisti), museo Giovanni Fattori, Livorno; Same green, same sky, cura E. Lambion, Maison Grégoire, Uccle-Bruxelles; In ambiente, cura Anna Guillot, On the Contemporary, Catania; Rĕlĭquĭae, cura A. Guillot, On the Contemporary, Catania; 2019, Ho sempre cercato il paradiso, ma ora punto sull’arte, con Stefan Milosavljevic, cura Martina Campese e Raffaella Ferraro, Punto sull’Arte, Varese; Arteam Cup, cura M. Galbiati e Livia Savorelli, Fondazione Dino Zoli, Forlì. Premi: 2020, Premio Combat (finalista), Livorno; 2018 finalista Premio San Fedele (finalista), Milano; 2017, Premio ORA, presidente Alberto Zanchetta. Residenze: 2021, DISCONTINUO#4, cura Collettivo Flock, Barcellona Pozzo di Gotto, 2019, Musumeci Arte Contemporanea, cura R.A. Musumeci, Bruxelles; 2018, Fondazione San Fedele, Milano; 2016, RAMO/ Ritratto a mano 3.0, cura Giuliana Benassi e Giuseppe Pietroniro, tutor Gianni Caravaggio, Caramanico Terme. Collaborazioni: 2020, Pietro Fortuna, Bxl; 2019, Michel Couturier, Bxl; 2018, VOID collective, Bxl.