Descrizione Opera / Biografia
La pandemia, la paura, la tragedia, le persone che cambiano, un vuoto che parte da fuori, la terribile sensazione che qualcosa di brutto possa accaderci.
La speranza, la soluzione, la voglia di vincere una guerra fatta negli ospedali, dare il proprio contributo e ritrovare l’intimità di casa: un luogo sicuro per tanti ma non per tutti.
E se questa casa è stata la riscoperta di una vita passata e vissuta attraverso il ricordo e la nostalgia, per molti è stata la paura di rimanerci per sempre, una prigione da cui è impossibile scappare.
I mostri del mondo esterno talvolta sono quelli che ci portiamo dentro casa, nel luogo sicuro per “eccellenza”.
Quest’opera è dedicata alle milioni di famiglie che hanno passato la quarantena nelle città, nei piccoli appartamenti, ai bambini, alle difficoltà adolescenziali, ai problemi di famiglie difficili.
La differenza tra buono e cattivo è sottile, un cuore intrappolato in una casa, la difficoltà di sopravvivere, la pandemia, le molestie di un genitore, le crisi di una madre con il proprio marito, la famiglia fragile che non riesce a superare il lockdown con le proprie finanze; dopo due anni siamo ancora a combattere questa guerra, siamo usciti di casa ma siamo sempre, in parte, intrappolati, andrà tutto bene?
Alessio Londi, classe ʼ88, nasce il 9 dicembre a Firenze. Dopo aver frequentato lʼIstituto Tecnico Industriale (indirizzo Chimico) di Empoli, continua il suo percorso di studi a Firenze con la laurea triennale in Economia Aziendale e la specialistica in Marketing. Prosegue successivamente con un Master in Comunicazione. Comincia ad appassionarsi allʼarte durante lʼadolescenza, studiando da autodidatta le forme geometriche irregolari del cubismo di Picasso e le immagini suggestive e bizzarre del surrealismo di Dalì.
Inizia ad impostare i suoi lavori attraverso il disegno spontaneo: schizzi e idee di linee si incrociano tra di loro, formano uomini stilizzati con tratti che evocano il mondo dei fumetti. Racconti di storie di vita quotidiana si animano e prendono vita. Alessio descrive e illustra una società pop che appartiene al mondo che lo circonda, talvolta anche ad un potenziale futuro. I ripetuti viaggi in estremo oriente (Myanmar, Vietnam, Indonesia, Corea del Sud tra gli altri) hanno intensamente influenzato la sua cifra stilistica.
Nei suoi lavori le dimensioni delle figure hanno una propria identità e generano una costellazione armoniosa che forma un linguaggio visivo, raccontando emozioni semplici o complesse attraverso personaggi via via sempre più stilizzati e bidimensionali. Il giovane artista fiorentino immortala momenti di vita quotidiana nelle pagine di un taccuino, un foglio di giornale o un semplice pezzo di carta.
Lʼimportanza di disegnare, mettersi in gioco e crescere, deriva da uno sfrenato bisogno di esprimersi attraverso linee che danno vita a bimbi, uomini, donne, animali, mostri, televisori, computer, figure astratte, frutta, verdura, automobili.. con un codice espressivo surreale che sʼispira al mondo di Keith Haring. Nelle sue opere, i colori si fanno dolcemente trasportare dal chiaro-scuro predominante, che lascia tanti dettagli “nascosti”, raffiguranti vivaci sfumature di elementi chiave.