Descrizione Opera / Biografia
”I profumi, i colori, i suoni si rincorrono come echi lunghi...” Corrispondenze, Les Fleurs du Mal, 1857 - Charles Baudelaire.
E corrispondenza è tra l’arancio vibrante del dipinto, che impregna la vista, e il profumo del fiore della lavanda, uniti in un delirio prepotente di energia.
Nel quadro, poi, forme sferoidali - i boccioli dell’infiorescenza - come mondi paralleli, polle di acqua sorgiva, Vita che riappare - incauta - nel fiore baciato da Persefone-Primavera.
Provocatoria la scelta di non utilizzare il blu lavanda nel dipinto.
L’inserimento - come parte integrante, se non fondante - di teneri rami di vera lavanda alpina fortifica il legame tra il concreto e l’astrazione.
Nel titolo un richiamo al procedimento retorico della sinestesia come associazione e commistione di sfere sensoriali differenti, in questo caso il profumo del fiore ed il colore arancione sulla tela.
L’uso della lingua inglese è un omaggio ad una canzone popolare che recita ”Lavender is blue, lavender is green (...)”... A volte, come in questo caso, lavender is orange.
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Alina Savioli vive ad Imperia. Nei suoi lavori si può scorgere una costante ricerca sulla materia, nelle sue diverse forme e manifestazioni. Una ricerca a livello sensoriale. Suoni, rumori, echi, colori, odori, consistenze vengono osservati e catturati per farsi gesto artistico. E proprio nel gesto, nell’esplorazione di modi e tecniche, nell’esperire, toccare, vivere le sue opere che lei esprime il profondo rispetto per l’essenza della materia, per la sua sacralità.
Lo sguardo al mito, all’arte sacra, alla letteratura si mescolano con un forte legame con gli elementi del suo vivere come il mare, le Alpi, i boschi, i sassi ardenti della sua terra.