Il rito è una rappresentazione umana ancestrale rappresentata da un codice gestuale.
Questa gestualità, teatrale e ripetitiva, conferisce al rito un potere simbolico e sacrale, che nel dipinto è al limite della comprensione.
Simbolo per i personaggi del dipinto è il serpente che, non solo rappresenta il morso letale che annienta,
ma anche la rinascita dalla malattia e dalla morte, grazie alla sua capacità di entrare sottoterra e, attraverso un percorso tortuoso, riemergerne mutando pelle.
Le sue ulteriori allegorie, esplicite o indirette, possono essere lette ed interpretate attraverso la gestualità scaramantica dei personaggi nel dipinto.
Andrea Pelizzaro nasce a Dolo (VE) nel 1994. Nel 2021 consegue il Diploma Accademico di Secondo Livello in Arti Visive e Discipline dello Spettacolo – Pittura all’Accademia di
Belle Arti di Venezia presso la cattedra del docente
Carlo Di Raco.
Nel 2020 e 2021 partecipa a Extra Ordinario Workshop, VulcanoAgency, Marghera (VE). Nel 2022 è finalista della 104ma Collettiva Giovani Artisti Fondazione Bevilacqua La Masa a Venezia.