Descrizione Opera / Biografia
poetica:
Dal ciclo delle opere Nutrire Nourish in cui:
”IL PANE mi ha nutrito, permettendomi di stare in contatto con la mia anima, attraverso il toccare il sentire, nel fare arcaico in cui gli elementi acqua materia si fondono in un tutt’uno, restituendomi armonia ed equilibrio, con il gusto ha nutrito il corpo e ora attraverso gli occhi continua a nutrire l’anima con quello che resta del PANE, la sua impronta
tangibile, ha generato nuovi mondi e luoghi. Resta come un sudario, a conferma del corpo che continua a vivere, giorno dopo giorno,
nel tempo in ciclo continuo - gesto - costruzione – distruzione - trasformazione - vita - corpo -
Al centro l’anima e la materia...”, nasce l’opera TEMPO-CONDIVISIONE, in cui la condivisione e il gesto quotidiano del fare generano un ritmo visivo di cui l’opera vive e si genera, aprendosi alla partecipazione di più persone, diventando un’opera non finita sempre in continuo mutamento compositivo a testimonianza del tempo e il fare continuo.
Sono nata a Sarnico (Bergamo) il 14 agosto 1974, diplomata in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera. Vivo e lavooa tra Sarnico (Bergamo) e Iseo (Brescia), dove associo al lavoro d’artista la progettualità di laboratori artistici rivolti soprattutto ai bambini e adolescenti.
La mia ricerca si avvia da una analisi delle tensioni tra il colore e le sue velature e i materiali lucidi e sintetici, quali le resine: le opere, ascendenti al linguaggio dell’astrazione lirica, sono spesso concepite come dittici e trittici e intervengono nello spazio in modo dialettico e installativo (tra le mostre in cui tale ricerca è stata apprezzata: La Pittura del divenire, English Language School, Iseo, 2019; ForwART, Luce sul futuro, Milano, Performedia, 2013; Arte km 0, incontri tra Arte e Impresa, Spazio Area Docks, Brescia, 2010; Across the Cross, ex Chiesa di Sant’Alberto, Trapani 2009; Prima Rassegna d’Arte Premio Orzinuovi, Rocca San Giorgio, Orzinuovi, Brescia).
Un’altra direzione della ricerca, più attuale, ma già iniziata nel 2010, si collega all’attività laboratoriale, indaga la potenzialità dei temi dell’incontro e dell’accoglienza ed è attuata nelle opere di arte partecipata e relazionale che spesso sono concepite come vere e proprie azioni pubbliche (tra queste Intervallo, installazione a Piazza della Loggia, Brescia, in occasione della Notte Bianca dell’Arte e della Cultura 2010 e il Grido, performance eseguita all’interno della manifestazione I Love my City, a Piazza Tebaldo Brusato, Brescia 2010).
Il ciclo delle opere Nutrire/Nourish( (2019-2021) in cui ”..quello che resta della cottura del pane” genera luoghi immagini e diventa azione condivisa ed interpretata attraverso i linguaggi del corpo e narrazioni popolari.
Oggi, la mia ricerca si sta evolvendo in un lavoro che indaga la resilienza dei materiali, in particolar modo carte e tessuti, attraverso la reiterazione del gesto artistico che piega la materia, verificandone tenuta e risposta, anche con interventi aggressivi quali la bruciatura; il risultato sono opere che tengono le tracce del tempo in modo lirico e drammatico, invitando il pubblico a una riflessione sullo scorrere della vita e sulle conseguenze delle azioni (si vedano in particolar modo le opere selezionate per la mostra GestoZero. Istantanee 2020 tenutasi a Brescia, Museo Santa Giulia e a Cremona, Museo del Violino, 2020, e nel 2021 itinerante a Bergamo, Ex Chiesa di Santa Maria Maddalena).