OPERA IN CONCORSO | Sezione Grafica

 | Curiositas I, Cavalli

Curiositas I, Cavalli
carboncino, gouache, pigmenti naturali - figure ritagliate e spillate in teca entomolgica, papier arches fidelis 220g
39 x 52 cm

Antonella De Sarno

nato/a a Pavullo Nel Frignano
residenza di lavoro/studio: Verrières Le Buisson, FRANCE


iscritto/a dal 30 apr 2022

http://www.antonelladesarno.com


visualizzazioni: 442

SHARE THIS

Altre opere

 | Curiositas IV Sauro

Curiositas IV Sauro
carboncino, gouache, pigmenti naturali - figura ritagliata e spillata in teca entomolgica, papier arches fidelis 220g
39 x 52

 | Animulae

Animulae
carboncino, gouache, pigmenti naturali, pastelli, carta hahnemuhle bamboo 300g
480 x 42

 | Curiositas VI Arcano

Curiositas VI Arcano
carboncino, gouache, pigmenti naturali - figura ritagliata e spillata in teca entomolgica, papier arches fidelis 220g
39 x 52

Descrizione Opera / Biografia


”Poichè già io fui uomo e donna, arbusto e uccello, e muto pesce del mare”
Empedocle, Sulla natura, Frammenti, 117
Cavalli è un’opera della serie Curiositas, una riflessione sull’ibridazione come risposta del vivente alle sfide che ci impone l’attuale crisi climatica.
Gli studi di etnologia e antropologia degli ultimi anni hanno rilevato come l’accelerazione dei cambiamenti climatici solleciti una mutazione biologica e comportamentale degli esseri viventi che per adattarsi si trasformano e si ibridano fornendo una risposta alla crisi sorprendentemente creativa. Alcune specie animali per esempio hanno cominciato a riprodursi con altre specie per migliorare le loro capacità di adattamento.
Ispirate in particolare agli studi e all’esperienza dell’antropologa Nastassja Martin, le figure di questa serie formano un dialogo dell’umano con il non umano collocandosi in una zona liminare e metamorfica.
La malleabilità e capacità vitale di mutare sgretola il concetto di identità cosi come lo conosciamo per rendere possibili nuove individuazioni. Le Curiositas sono forme di una nuova speciazione in atto attraverso l’ibridazione dei generi e delle forme.
L’ordine razionale e quello poetico si alleano in un primitivo ritorno all’indistinto e all’ibrido riattualizzando la dimensione mitica ed onirica dell’essere, sospeso tra due mondi. E’ un’ apertura generatrice di infinite possibilità di ripensarci e di ripensare il nostro essere al mondo.
Ritagliata e spillata in una teca entomologica Cavalli, come le altre opere della serie, si colloca idealmente in un’ipotetica wunderkammern, studiolo rinascimentale delle meraviglie ripensato in chiave contemporanea.
Filosofa di formazione, performer e artista visiva, Antonella De Sarno viene dal teatro di Pippo Delbono, con cui si è formata e ha lavorato per alcuni anni, e dalla danza contemporanea, esperienze che le hanno trasmesso la necessità di un rigore fisico e concettuale e l’importanza per l’artista di esporsi completamente nella sua verità. Il segno, nella sua forza d’espressione e di comunicazione ha una parte rilevante nel suo linguaggio, l’allestimento di strategie relazionali tra spazio, oggetti e corpi, l’intimo e il sociale osservati e messi in scena sottilmente, sono al centrodella sua ricerca.
Le installazioni « Faces from the Dark » (2020) e Nebula (2021) ricevono la segnalazione della giuria al Premio Combat delle edizioni 2020 e 2021 e la pubblicazione sul catalogo.
Altre informazioni su antonelladesarno.com