Descrizione Opera / Biografia
Fragile abbondanza è un grappolo di schiuse di porcellana. Fonte di questa nascita rigogliosa è una corda che si districa per lasciare spazio a fragili schiuse che poggiano su un sostegno di ferro. Le schiuse in quest’accezione sono tracce cave di una disponibilità data. L’ispirazione, la natura, attraverso i materiali ridona significati e possibilità nuove di lettura.
BIOGRAFIA: Arianna Ferreri scultrice, musicista e performer si laurea alla scuola di scultura dell’accademia di belle arti di Brera a Milano triennio e biennio specialistico con lode. Fin dagli anni di studio liceale manifesta propensione alla scultura mettendosi già in giovane età a confronto con altri giovani artisti in proposte espositive collettive oltre che performative territoriali. Studia a Santa Cruz dove espone in diversi contesti tra gallerie e spazi culturali esponendo sia sculture che libri d’artista. Frequenta un trainee-ship a Madrid dove studia e ricerca presso il collettivo Democracia. Nel Dicembre 2018 performa con ”Possession” nel progetto Please al museo MACRO di Roma. Viene intervistata da Andrea Staid a cui seguirà pubblicazione di un’articolo sull’antropologia della performance. Partecipa con la stampa ”omaggio alla venere degli stracci” dalla serie ” Remake” all’esposizione collettiva Medialismi 2.0 a fianco di Michelangelo Pistoletto, Regina Josè Galindo, Santiago Sierra, collettivo Democracia (e altri) a cura di Gabriele Perretta. Partecipa a Biennale Session di architettura dove sonorizza al sax baritono la performance della danzatrice Stefania Ballone, scala di Milano, su bandiere tratte dalla collezione Guggenheim ‘una bandiera per internet’ di Mark Napier del 2002. La performance è di apertura alla Lectio Magistralis su ” musei e grandi mostre” tenuta da Vicente Todolì, direttore dell’Hangar Bicocca.
Partecipa all’evento nazionale della giornata del contemporaneo a Sipicciano e Graffignano a a cura di Antonio Arévalo con la performance ”Simulacro di una bandiera per Internet Opera Collettiva” con letture di Alfonso Prota a cura di Nicoletta Braga. La poetica dell’artista si muove tra scultura e performance nelle possibilità e pieghe che la natura plastica della materia evoca. Il suo stesso corpo e il suono diventano opera plastica che ancora oggi sono per lei ricerca e campo di sperimentazione aperta. Attualmente in continua ricerca e studio come artista e musicista oltre che dottoranda all’Università di Granada.
Per le partecipazioni e collaborazioni artistiche italiane vengono pubblicati articoli su segnonline, opera viva magazine ed artslife.