OPERA IN CONCORSO | Sezione Scultura/Installazione

 | Sunrise Waterfall

Sunrise Waterfall
fili colorati e tubo in ottone
150x200x15 cm

Beatrice Spadea

nato/a a Monza
residenza di lavoro/studio: Monza, ITALIA


iscritto/a dal 29 apr 2022


Under 35

http://www.beatricespadea.com


visualizzazioni: 288

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Descrizione Opera / Biografia


Una cascata alle prime luci dell’ alba.
Sunrise Waterfall è una scultura e allo stesso tempo un dipinto.
Le sfumature nascono dalla sovrapposizione di sottili fili in cotone colorati, che disegnano i colori di un cielo all’alba. L’effetto della pennellata utilizzato in pittura è sostituito dall’uso dei fili, conferendo a quest’opera un valore scultoreo.
È possibile scorgere l’alba da tre prospettive diverse: l’alba “dipinta” sul tubo, per tutta la lunghezza dei fili e infine a terra, dove l’ acqua scroscia e interrompe il suo corso.
Il tubo di ottone è un elemento simbolico che suggerisce la circolarità della vita, come la circolarità dell’alternanza giorno e notte.
Ogni giorno il sole sorge e tramonta, risvegliando i colori della nostra realtà, ancora e ancora...
Sunrise Waterfall è un’ opera site-specific
_________________________________
Beatrice Spadea (n. 1995, Monza) è un’artista visiva italiana, diplomata all’Accademia di Belle Arti di Brera.
Attualmente è rappresentata in Inghilterra da JC Gallery Mayfair, Londra.
Finalista del Premio Exibart 2020.
Nel 2021 è stata selezionata come artista finalista per la 15esima edizione del Premio Arte Laguna e una sua opera, selezionata dalla giuria, è stata esposta all’ Arsenale di Venezia, insieme agli altri finalisti del premio.
Lo stesso anno, ha tenuto la sua prima mostra personale “One Step Closer to the Sky” a Londra presso JC Gallery Mayfair.
Con la sua sensibilità, l’artista gioca con il potere delle immagini per evocare scenari surreali. Il lavoro di Beatrice irrompe nello spazio e rivela un mondo fantastico che ci porta oltre la pesantezza della realtà. Attraverso l’uso di materiali semplici come carta, alluminio e fili di cotone, l’artista prende in prestito immagini dal mondo naturale e le rielabora secondo la sua personale visione. A volte la carta è usata come metafora di un corpo lacerato, altre volte l’alluminio funge da specchio attraverso il quale vediamo un cielo in una stanza, trasportando l’osservatore in un viaggio attraverso il potere delle immagini.