OPERA IN CONCORSO | Sezione Pittura

 | Palazzo Reale

Palazzo Reale
acrilico su tela /tecnica di arte fluida /dutch pour, tela / acrilico
70x100x2cm

Caterina Crincoli

nato/a a Stans (Svizzera)
residenza di lavoro/studio: Torino, ITALIA


iscritto/a dal 24 apr 2022

http://www.fluidartlab.com


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arte fluida in acrilico, tela
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arte fluida in acrilico, tela
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 | Stupore

Stupore
arte fluida in acrilico /dutch pour, tele trittico
150x90x2 cm

Descrizione Opera / Biografia


”Palazzo Reale” è un’opera realizzata con la tecnica Dutch Pour dell’arte fluida con colori acrilici. E’ carica di meravigliosi dettagli: celle di colore, scie delicatissime e colori metallizzati luminosi. L’artista richiama alla mente un palazzo reale per via dei colori utilizzati e per via della sensazione che si prova nell’osservare l’opera dal vivo, piena di eleganza e preziosità grazie ai colori metallizzati che la rendono cangiante alla luce. Oltre all’aspetto visivo che porta al titolo di ”Palazzo Reale”, l’artista con quest’opera ricorda il suo percorso di spiritualità: la fede in Dio e il suo essere figlia di Dio la pongono in una posizione di ”regalità”. L’opera ricorda all’artista e a quanti come lei condivido questa fede, il privilegio di appartenere a Dio e di essere preziosi.
Biografia
Caterina Crincoli, nasce nel 1981 a Stans in Svizzera, dove trascorre i primi anni di vita per poi ritornare in Italia dove vive attualmente. Si laurea in Scienze dell’educazione e intraprende il lavoro di educatrice professionale fino a quando nel 2015 frequenta un corso in Tecnico di Arteterapia a Torino; così comincia il suo percorso nel mondo dell’arte. Attraverso quella formazione ed esperienza Caterina sperimenta sulle sue mani e sulle sue emozioni il “potere” dei materiali artistici che permettono di esternare stati d’animo, pensieri e sentimenti con forme e modalità anche non convenzionali e libere da schemi predeterminati. Negli anni successivi tra il 2015 e il 2020 progetta laboratori di Arteterapia all’interno di una comunità educativa per adolescenti dove il setting proposto riscuote successo e interesse. È un periodo osservativo e formativo nel quale Caterina è alla continua ricerca di materiali di recupero alternativi per nuove sperimentazioni laboratoriali. La sua passione per i colori, per le tonalità e per gli abbinamenti approda nel 2019 alla conoscenza della Fluid Art. Spinta dalla necessità di un cambiamento di vita e di lavoro Caterina approfondisce le sue ricerche teoriche dell’arte fluida e inizia una sperimentazione da autodidatta delle tecniche fluide. Le sue opere riscuotono subito meraviglia e interesse nel pubblico e questo la spinge a proseguire la sua ricerca artistica con materiali e tecniche legate al concetto di astratto e di fluido approdando all’Alcohol Ink Art (con l’uso degli inchiostri ad alcol su carta yupo) e proseguendo alla scoperta delle infinite potenzialità della Resin Art (con l’uso della resina epossidica) realizzando spiaggie 3D, e quadri astratti in resina colorata. Nel 2021 la passione di Caterina per i materiali si rivolge verso l’arte materica diretta anche da un’esigenza di maggiore controllabilità del risultato finale (con l’uso di gessi acrilici, gessi cracklè, paste modellanti e sabbia). Nella sperimentazione di medium e tecniche, nell’osservare risultati, emozioni e processi creativi Caterina matura una riflessione sui temi e le finalità della sua arte che sono in continua evoluzione. Oggi Caterina utilizza tutte le tecniche descritte e il suo approccio all’arte è multi materico e multi tecnica.
Dichiarazione d’artista:
La mia arte è istintiva, elegante, colorata e astratta. Creo arte esprimendo il mio essere e, attraverso i materiali artistici, riesco a trasformare la mia interiorità in qualcosa di concreto che si può vedere e toccare. Questa libera espressione interiore rende l’arte una terapia. Nel realizzare l’arte è fondamentale per me il processo creativo, perché è in esso che emergono emozioni, pensieri, difficoltà e idee che mi aiutano ad accogliere o trasformare l’immagine in armonia col mio essere. Tutto quello che emerge nel processo creativo mi permette di attribuire un significato all’opera d’arte. Inoltre, nell’osservare l’opera terminata, lascio spazio alle riflessioni profonde e alla fantasia che suscita immagini mentali, ricordi e associazioni. Le mie riflessioni sono influenzate dalla spiritualità che identifico nella mia fede in Dio e nell’identità evangelica che mi appartiene. In questo modo attribuisco un titolo e un significato comunicativo all’opera d’arte. In conclusione, non sono sempre io che comunico attraverso la mia arte ma è spesso l’arte che comunica a me ed io mi limito ad accogliere il messaggio e riproporlo al mio pubblico. Desidero che chi ammira una mia opera d’arte possa intraprendere un viaggio nelle immagini mentali e nelle emozioni e che scopra un pezzetto di me. I temi che conseguentemente spesso emergono sono legati alla natura (acqua, terra, cosmo, animali, piante, luce,) e alla vita (resilienza, possibilità, rinascita, divertimento, eternità); per me tutti i temi riportano all’idea di Dio creatore e sostenitore di ogni cosa.